Al Kestè la presentazione del libro “L’Amore ai tempi del caffè”

 Al Kestè la presentazione del libro “L’Amore ai tempi del caffè”

Il 28 ottobre un nuovo esilarante mercoledì per stare al “Largo del Kestè” a San Giovanni Pignatelli con una doppietta di emozioni. Alle 19.00 per l’aperitivi-evento, la presentazione del libro “L’amore ai tempi del caffè” di Emanuele Fevola, buon cibo e un buon caffè.
Alle 22.00 un nuovo appuntamento con l’improvvisazione pura della rassegna “Unconventional Jam”, la “Contemporary Jam” insieme al giovane e talentuoso cantautore Andrea Tartaglia che dirigerà la jam insieme a Gianluca Capurro, Dario Perroni e a tutti gli altri musicisti che vorranno intervenire.

Mercoledì 28 ottobre alle 19.00 c’è l’ aperitivi-evento, un modo di condividere uno stuzzicante aperitivo in nome della cultura, divertendosi. Noemi D’Alessandro presenterà, in compagnia dell’autore, l’opera prima di Mario Emanuele Fevola, “L’amore ai tempi del caffè”(Albatros Edizioni, novembre 2014).
La presentazione sarà accompagnata dalla musica di Paolo Pascala, chitarra; Aurora Sanarico, violino; Diletta Mercogliano, voce; Susanna Busiello, attrice e pianoforte.
Due bambini che girano un’isola in bicicletta e incontrano la fugacità dell’amicizia, l’innamorato seduto al tavolo e avvinto mortalmente al suo destino, la vita che non torna come pena da scontare, le infedeltà dell’amore e l’amore generoso, l’amore sussurrato e quello gridato, la sensualità della giovinezza corrosa dalle strade di periferia. Tutto narrato attraverso un filtro letterario di caffè.
“L’amore ai tempi del caffè” è un viaggio sul filo della memoria e della malinconia esistenziale, tra delusione e speranza, l’abisso e il sogno, emozioni e ricordi.
Durante la serata dopo un gustoso aperitivo verrà servito un caffè direttamente dalla moka, come tradizione napoletana insegna.

E dalle 22.00 dopo il caffè, un potente“ammazza caffè”: l’appuntamento del mercoledì con il laboratorio di improvvisazione pura del Kestè con una nuova “Unconventional jam session, la “Contemporary Jam” che vedrà come coordinatore Andrea Tartaglia, eccentrica e talentuosa nuova voce della scena musicale napoletana. Ad accompagnarlo sul palco ci saranno Gianluca Capurro, noto e bravo chitarrista elettrico, versatile e istrionico già fondatore degli “Insula Dulcamara” e oggi disegnatore di progetti musicali eccentrici ed originali. Dario Perroni, disegnatore e costruttore di scatole sonore ed oggetti musicanti, anche noto per il suo progetto word/beat “Mundu Rua”.
La jam di Tartaglia avrà un carattere moderno, contemporaneo. Dirà delle sonorità che oggi stanno invadendo la rete, di un miscuglio tra passato e presente, tra elettronico e world con contaminazioni indie/pop e un linguaggio misto tra italiano inglese e napoletano. E’ un po’ come se la torre di Babele della musica fosse caduta e nel suo cadere la musiche racchiuse in mille stanze si fossero mischiate insieme alla lingue. Elettronica, loop station, sinth, con strani oggetti sonori come il teremin e il didgeridoo renderanno questa jam un’occasione unica per chi ha voglia di ascoltare ed ancor di più suonare qualcosa di unico e particolare.
Le “Unconventional jam” del mercoledì e anche quella del 28 ottobre sono aperte a tutti i musicisti che vogliono intervenire. La regola è semplice: l’appuntamento è alle 21.30 per preparare “i set”, ovvero le session in cui si cimenteranno i musicisti. Ciò che verrà fuori poi, sarà solo il frutto dell’improvvisazione.

Le “UNCONVENTIONAL JAM”

Ogni mercoledì dalle 22.00 in Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli, al Kestè si tiene una jam session con un cuore differente, una sonorità e uno stile unici. Le “Unconventional Jam” sono dei laboratori musicali di improvvisazione pura, esperimenti che hanno come obiettivo la nascita di nuove idee e sonorità. La parola d’ordine è “improring” ovvero improvvisazione.
Per ogni appuntamento c’è un collettivo o un coordinatore che fungono da “direttore di jam”. Si tratta quindi di jam session del tutto dedite all’improvvisazione, ma con una linea guida, una vocazione per una determinata storia tanto da divenire un vero e proprio racconto che sarà scritto dalle note grazie ad un vero e proprio “direttore” di jam porterà la sessione musicale verso quel luogo ignoto che è l’improring, ovvero l’improvvisazione pura.
Come in un appuntamento al buio i musicisti salgono sul palco e si lasciano guidare dal solo istinto. Senza un copione, si procederà a suonare, incontrandosi e conoscendosi. Tra i direttori delle jam ci saranno musicisti di alto livello quali: Crossroad Improring, Andrea Tartaglia, Paolo Bianconcini e gli Hobby Horse.
“Abbiamo bisogno di sperimentarci- racconta Fabrizio Caliendo, gestore del Kestè-. Di nuove sonorità, di incontri, di confronti. L’Unconventional Jam vuole essere un laboratorio musicale, là dove il Kestè è la casa in cui l’arte, la musica e le follie hanno sempre preso forma e sono poi diventate “cult”. Credo che anche in questo caso stiamo tracciando un segno, lasciando una traccia in questa Napoli, in una piazza che è a un crocevia. Ora è tempo di prendere una direzione certa e solo con la cultura e l’incontro si potranno rimarginare certe ferite, strappi al cuore che da anni non ci lasciano vivere sereni. “La bellezza salverà il mondo” (Wilde) e noi solo di bellezza vogliamo vivere”.
Prossimi appuntamenti. Il 4 novembre tonerà il Crossroad Improring, con una serata speciale insieme agli Hobby Horse ovvero Dan Kinzelman, woodwinds, synths, voice; Joe Rehmer, double bass, synths e voice e Stefano Tamborrino, drums, electron ics e voice. Mescolando un senso melodico delicato e sottile, dinamiche esplosive ed un interplay pressoche’ telepatico, Hobby Horse ha sviluppato un suono profondamente originale, frutto di un percorso di ricerca intrapreso già dalle prime performances del 2010. In seguito al acclamato ‘Eponymous’ (Parco della Musica Records, 2013), e la raccolta ‘Lives’ uscita nel 2015 con Musica Jazz, il loro nuovo lavoro ‘No More Fun And Games’ e’ un disco potente, che pur stupendo per via della sua carica innovativa non tradisce le aspettative del pubblico e della critica. Il risultato e’ un’esperienza di ascolto sorprendente e affascinante, difficile da categorizzare o definire: in poche parole, unica.
L’11 novembre Paolo Bianconcini, in arte “Batà” guiderà tamburi, tammorre e altre percussioni in un viaggio a sud del mondo verso i tropici, li dove i tamburi sono sacri che mischierà i caraibi alla tradizione napoletana, da Cuba al Brasile alla Jamaica per tornare a Napoli e al Salento tra “Tarante” e “Caballo del Santo”. Una festosa Jam dunque ma con radici profonde nella tradizione. Tante altre le serate di improvvisazione musicale che, in via di organizzazione, stanno bollendo nel calderone, e chi vuole parteciparvi può coordinarsi con gli altri musicisti scrivendo sui singoli eventi delle JamSession creati su facebook dal Kestè.
Dopo il talent musicale del venerdì “Talent has no Age”, la promozione dei talenti Visual dei “GiovedinArte” e i gruppi satirici della Stand Up Commedy “Kazzima 2.0” del martedì, il mercoledì sera dedicato alla pura improvvisazione musicale e il sabato dedicato alle jam dei musicisti che vogliono salire sul palco e condividere la loro musica il Kestè si attesta come punto di riferimento imperdibile per il sano divertimento giovanile di tutta la settimana con eventi serali dalle 22.00 alle 24.00.

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