Al Parco Archeologico di Pausilypon i suoni latini di Armanda Desidery Trio e il teatro indipendente di Matremo

 Al Parco Archeologico di Pausilypon i suoni latini di Armanda Desidery Trio e il teatro indipendente di Matremo

Dopo il successo delle prime due serate che hanno inaugurato la nuova stagione di PAUSILYPON SUGGESTIONI ALL’IMBRUNIRE, il cui ricavato è stato interamente destinato al restauro e alla rifunzionalizzazione dell’Odeion dell’antica Villa del Pausilypon, la rassegna culturale si appresta a vivere un nuovo entusiasmante weekend di arte e spettacolo.

Sabato 4 giugno, alle ore 18.00, va in scena “La stanza dei colori” con i ritmi latini dell’Armanda Desidery Trio in un un inedito progetto musicale. Il suono di Armanda Desidery è quello del pianoforte più latino che esista in Italia ma – come dimostrano le sue collaborazioni, in primis quella con Ray Mantilla – è anche quello di un’artista capace di interagire e collaborare a grandi livelli. Il repertorio di questo progetto è basato su composizioni originali di Armanda e su qualche standard adeguatamente rielaborato. Il “Sueno Latino” è garantito dal virtuosismo di Gianluca Brugnano , dall’incisivo basso di Guido Russo e dal pianismo di Armanda che collega e “colora” il tutto con le tipiche figurazioni cubane e caraibiche. La formazione: Armanda Desidery al piano, Guido Russo al contrabbasso, Gianluca Brugnano alla batteria.

Domenica 5 giugno, la rassegna prosegue con l’opera “Mamma, piccole tragedie minimali” di Annibale Ruccello e il Matremo Teatro – Sagome, a cura di Michele Vitolini con Roberta Frascati, Angela Garofalo, Monica Palomby, Caterina Di Matteo.L’idea di mettere in scena Mamma di Annibale Ruccello nasce all’esigenza di affrontare il femminile nella sua totalità fino ad arrivare alla sua forma più alta, la maternità mettendo a nudo i sentimenti che questa comporta: frustrazioni, dolori e purissime forme d’amore. La trama è facilissima nei fatti, incomprensibile nei motivi che la mandano avanti (e indietro). I quattro personaggi del testo attraversano i loro lati oscuri ed accomunati dallo stesso nome di Maria, richiamano alla Madre per eccellenza, la Madonna. In scena quattro attrici, non una sola figura, come il testo vorrebbe. Le quattro donne si alternano sulla scena rispettando l’ordine dei monologhi, così come fu concepito dall’autore. Lo spazio scenico è essenziale, nero, il percorso è concepito con un lungo tappeto rosso, che si srotola dal fondale al proscenio, fiume sanguigno che guida ogni madre verso l’altare sul quale consumerà il proprio dolore.

Con questo spettacolo, il CSI Gaiola onlus vuole dare voce, nello scenario mozzafiato del Pausilypon, al progetto dell’Ex Asilo Filangieri, il centro di produzione interdipendente e autogestito che dal 2012 vede insieme una comunità eterogenea, mutevole, solidale e aperta di lavoratrici e lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura, fondata sulla cooperazione, sull’autonomia e sull’indipendenza della cultura.

Prima di ogni spettacolo viene offerto un rinfresco di qualità offerto da Alma Flegrea e una degustazione di eccellenze enologiche campane, selezionate grazie alla preziosa collaborazione dall’Associazione AgerCampanus. Questo week-end saranno degustati i vini di Terre di Valter, Grottaminarda (AV) e Castelle, Castelvenere (BN).

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