Artigianato orafo, Luciano Capossela vince il Premio “Jacopo da Trezzo”

 Artigianato orafo, Luciano Capossela vince il Premio “Jacopo da Trezzo”

Si è conclusa domenica la nona edizione del Premio “Jacopo da Trezzo”, Rassegna Nazionale Oreficeria Artigiana d’Eccellenza, tenutasi a Milano presso il Palazzo Giureconsulti. La prestigiosa manifestazione ha visto il trionfo di un Maestro orafo campano, Luciano Capossela, classificatosi al primo posto per il premio degli operatori del settore e al secondo per il premio del pubblico con l’opera “Luce”.
Il gioiello, in oro giallo 18 Kt, diamante bianco, diamanti neri e fossile drusizzato ha ben interpretato il tema della rassegna, dedicata quest’anno alle esposizioni universali. L’opera, infatti, rende omaggio all’Expo di Bruxelles del 1958 dal titolo “Valutazione del mondo per un mondo più umano”. A due anni dalla tragedia della miniera di Marcinelle l’attenzione era tutta rivolta alle condizioni di lavoro dei minatori nel tentativo di conciliare la produttività con l’umanità e la sicurezza. Ed è proprio questo il concetto espresso dal Maestro Capossela: la rivalutazione della condizione del minatore che, nonostante trascorra la maggior parte della vita nel buio della miniera, è egli stesso a portar fuori la “Luce”. La fatica e lo sforzo rappresentati dal piccone e dal carrello colmo di carbone (diamanti neri) sono compensati dal diamante bianco che il minatore mostra al pubblico come un trofeo. Lo stesso movimento di torsione che egli compie per rivolgersi a porgere il diamante è un segno di riscatto del suo lavoro e della sua condizione: un diamante bianco che spicca tra i microcristalli del fossile drusizzato non è la ricompensa del suo lavoro, ma il simbolo della sua stessa vita che riemerge dalle viscere della terra, la luce che vince sul buio della miniera.
Capossela ha concepito quest’opera in una maniera semplice e complessa allo stesso tempo: in pochi centimetri ha rappresentato una scena che, a prima vista, potrebbe apparire di facile lettura, ma ad una più attenta osservazione si presenta ricchissima di particolari, ognuno carico di significato.
L’abilità, la creatività e la sensibilità dell’artista erano già state premiate in altre importanti manifestazioni: vincitore del IV Salone Internazionale del Gioiello d’Arte a Cassano d’Adda nel 2010, finalista agli UK Jewellery Awards di Londra, vincitore del premio “Jacopo da Trezzo” nel 2011.
La sua arte si contraddistingue per la particolare abilità a dar vita a vere e proprie opere parlanti racchiuse in ridottissimi spazi: scene mitologiche, episodi storici o brani tratti da opere liriche sembrano prendere vita nella luce dell’oro e nella brillantezza delle pietre.
All’interno del suo laboratorio orafo di Calitri (AV), Capossela realizza le sue opere ponendo attenzione ad ogni minimo dettaglio, non limitandosi semplicemente a creare un gioiello, ma un’opera contenente un messaggio. La passione con la quale svolge il suo lavoro contribuisce a rendere ogni pezzo davvero unico, non solo per la lavorazione artigianale, ma anche e soprattutto per il valore che l’opera ha in sé. Un valore ulteriormente accresciuto dal legame forte con la sua terra, l’Irpinia, dove ha scelto di portare avanti la sua attività. Da sempre terra con una forte vocazione per l’artigianato, l’Irpinia è anche terra di grandi talenti che, come Luciano Capossela, contribuiscono ogni giorno attraverso il loro lavoro a valorizzarla.

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