Campania. Presentati i prodotti provenienti dai beni confiscati alla camorra

 Campania. Presentati i prodotti provenienti dai beni confiscati alla camorra

SommeseBottegaSi è svolta stamattina, presso la Bottega dei Sapori e dei Saperi della Legalità di Libera, la presentazione dei prodotti provenienti dai terreni confiscati alle mafie in vista delle imminenti festività natalizie. All’iniziativa, promossa dalla Fondazione Polis della Regione Campania e dalla stessa Libera, sono intervenuti l’assessore regionale al Turismo e ai Beni culturali Pasquale Sommese, il presidente del Comitato Scientifico e il segretario generale della Fondazione Polis, rispettivamente Geppino Fiorenza ed Enrico Tedesco, il presidente del Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità Alfredo Avella (con lui una nutrita delegazione dell’organizzazione, composta da Lorenzo Clemente, Gaetano e Rosaria De Pandi, Lucia Montanino, Giacomo Lamberti) e gli artisti Peppe Barra, Peppe Lanzetta e Francesco Paolantoni, in veste di testimonial. Erano presenti, tra gli altri, il primo dirigente della Polizia di Stato Gaetano Annunziata, il capitano Stefano Tosi e il referente provinciale di Libera Antonio D’Amore.
 
“La Regione condivide pienamente il lavoro svolto dalla Fondazione Polis e dalla Bottega sui temi della legalità”, ha affermato l’assessore Sommese.

“Nel giro di un mese uscirà un bando che ci permetterà di coniugare arte e cultura, anche attraverso la valorizzazione dei patrimoni confiscati alla camorra”, ha concluso.
 
“La contemporanea presenza di esponenti delle Istituzioni, della Magistratura, delle Forze dell’Ordine, dei familiari delle vittime e delle cooperative che gestiscono i beni confiscati è la vera risposta alle mafie”, ha invece sottolineato Tedesco, che ha poi lanciato un appello: “Compriamo questi prodotti, sono la dimostrazione che la legalità conviene ed è un traino importante per lo sviluppo economico dei nostri territori.”
 
“La Fondazione Polis e la Bottega sono due importanti presidi di legalità a Napoli”, ha evidenziato Avella, “soprattutto per noi familiari delle vittime, che portiamo un bagaglio di tragedie enorme. Ieri abbiamo fatto memoria di Dario Scherillo, ucciso per scambio di persona a Casavatore dieci anni fa. La settimana prossima ricorderemo Marcello Torre, il sindaco di Pagani che pagò con l’estremo sacrificio la sua rettitudine morale ed intellettuale. Oggi più che mai abbiamo bisogno di simboli.”
 
Peppe Barra ha ricordato che “in una città in cui regna la paura e il disincanto, la cultura è l’unica arma che abbiamo per combattere la camorra”, mentre Peppe Lanzetta ha posto l’accento sui “tanti talenti presenti a Napoli che necessitano del sostegno delle Istituzioni, soprattutto nelle frange suburbane”. Francesco Paolantoni ha voluto ribadire l’importanza del connubio tra eventi culturali e impegno sociale, testimoniato dalla sua mostra “Pane al PAN”, sostenuta dalla Fondazione Polis: “Noi artisti siamo amplificatori della cultura della legalità”.
 
I prodotti sono stati descritti da Geppino Fiorenza: dai cesti di Libera ai “pacchi alla camorra” del Nuovo Consorzio Organizzato, dalle confetture di Casa Lorena al caffè della cooperativa “Lazzarelle”, che coinvolge le detenute del carcere di Pozzuoli.
 

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