Champions league: Napoli soffre ma resta in corsa

 Champions league: Napoli soffre ma resta in corsa

Un pari che fa male e che apre le porte a una qualificazione che il Napoli dovra’ giocarsi tutta nella tana basca del nuovo San Mames. Finisce cosi’ l’andata del play off del Napoli che chiude con un amaro 1-1 contro l’Athletic Bilbao, figlio dei tanti errori in attacco e di un’amnesia difensiva gravissima. L’esordio agostano, davanti a un San Paolo quasi pieno e che rende omaggio a Ciro Esposito nella prima gara ufficiale dopo la maledetta finale di Coppa Italia, evidenzia la delusione del pubblico, che fischia alla fine del primo tempo e poi nella ripresa in particolare Insigne, il quale risponde con insofferenza e gesti della mano mentre esce dal campo. Ma questa partita mette in mostra anche tutte le lacune del Napoli di oggi, che con Ghoulam e Zuniga in ritardo di condizione affida la fascia sinistra a un Britos vacillante, e manca di qualita’ a centrocampo. Comunque la squadra di Benitez parte forte. Jorginho lavora con ordine e Gargano si butta su ogni pallone, meritandosi la stima di Benitez e anche una vetrina di mercato. In avvio ci prova due volte Hamsik, ma l’occasione d’oro e’ per Insigne, ben lanciato da Jorginho, che pero’ liscia il pallone solo davanti a Irazoiz. Il Napoli sfonda al centro dove Laporte e Gurpegui fanno buona guardia nel gioco areo ma lasciano qualche spazio agli inserimenti di Insigne e Hamsik, favoriti da Higuain che arretra o si allarga. Da meta’ primo tempo, pero’, gli azzurri calano, l’Athletic fa maggiore densita’ a centrocampo e gli azzurri vanno in affanno, sbagliando qualcosa di troppo a centrocampo. Rico e Iturraspe sono bravi a spezzare la manovra del Napoli e impostare, i baschi premono sugli esterni con Munian, su cui Callejon deve dare una grossa mano a Maggio, e Susaeta. Il primo rischio arriva a 27′ con un colpo di testa Laporte su corner che esce di poco, poi Benal la mette sulla testa di Aduriz ma Rafael si tuffa e para. A sinistra scricchiola la coppia Koulibaly-Britos. E proporio su quella fascia nasce il vantaggio dell’Athletic. De Marcos riceve e avanza senza che Britos lo contrasti, poi mette al centro basso per Munian, incredibilmente solo sul dischetto del rigore: per la stellina basca battere Rafael e’ un gioco e il Napoli va all’intervallo tra i fischi del San Paolo. Il Napoli torna in campo scosso, l’Athletic continua a pressare altissimo e non fa ragionare i centrocampisti azzurri. Dopo un quarto d’ora Benitez gioca la carta Mertens, richiamando Insigne. L’attaccante sente i fischi del San Paolo e si indispettisce, cominciando ad incitare i tifosi a fischiare ancora, poi, uscito dal campo, si sfila la maglietta e la lancia con rabbia verso la panchina, disperandosi forse anche per l’occasione sprecata in avvio. L’ovazione arriva pochi minuti dopo, invece, per Higuain che inventa e realizza il pareggio del Napoli, bevendosi da solo al limite tre difensori dell’Athletic. Benitez butta dentro Michu per uno spento Hamsik, ma il neoarrivato si presenta malissimo appoggiando a Callejon quando invece era solo in area. Lo stesso Callejon spreca poi una grossa occasione. Il finale e’ un vano forcing azzurro, con Mertens che fa impazzire la difesa basca e Irazoiz che compie un intervento miracoloso (respinta d’istinto con una mano) su conclusione di Higuain da due passi. A Bilbao, tra otto giorni, sara’ durissima.

Mario Orlando

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