Charlie Hebdo, killer barricati in una tipografia di Damamrtin-en-Goele: trattativa in corso

 Charlie Hebdo, killer barricati in una tipografia di Damamrtin-en-Goele: trattativa in corso

img1024-700_dettaglio2_Strage-Charlie-Hebdo-poliziaSono circondati in una piccola tipografia di Damamrtin-en-Goele, a nord-est di Parigi, i due terroristi che hanno compiuto la strage a Charlie Hebdo: i due sospetti, i fratelli Kouachi – cittadini francesi di origini algerine – sono ora barricati nell’azienda con almeno un ostaggio e le autorità hanno avviato una trattativa con loro per evitare un ulteriore spargimento di sangue. In precedenza era stata riportata una sparatoria nella zona e la stampa aveva parlato di due morti e almeno 20 feriti, ma successivamente il governo ha smentito che ci siano state vittime. Il presidente francese Francois Hollande, intanto, si è recato a piedi dall’Eliseo al vicino ministero dell’Interno per seguire da vicino le trattative, ma anche per dimostrare al Paese che lo Stato non ha paura in queste ore drammatiche. “L’epilogo è vicino”, ha detto il prefetto di polizia di Parigi, riferendosi alla vasta operazione di polizia in corso a Dammartin-en-Goele. E per Parigi è una lotta contro il tempo: si sta facendo tutto il possibile per prendere vivi i due terroristi ed evitare che muoiano da martiri. La Francia ha mobilitato oltre 88.000 uomini per rispondere all’emergenza e durante la notte per le ricerche sono stati mobilitati tra l’altro cinque elicotteri. Le unità di élite della polizia e della gendarmeria (Raid e GIGN) hanno passato al setaccio la Piccardia, dove – come a Parigi – è stato decretato il massimo livello di allerta antiterrorismo. Armati, con casco e uniforme nera, gli uomini hanno pattugliato strade, controllando veicoli, perlustrando giardini, case, condomini, villaggi, fino ad arrivare alla stamperia. A Washington intanto, responsabili Usa hanno rilevato che i due presunti killer di 32 e 34 anni – Chérif e Said Kouachi – erano iscritti da anni nella ‘lista nera’ americana del terrorismo. Il più grande avrebbe anche effettuato un viaggio in Yemen per addestrarsi all’uso delle armi. Intanto l’autore della sparatoria di ieri a Montrouge, periferia sud di Parigi, in cui è morta una giovane vigilessa, è stata identificato dalle forze di polizia e conosceva i fratelli Kouachi, gli assalitori di Charlie Hebdo. Lo rivela la tv France 2, citando fonti dell’intelligence transalpina. Secondo il sito di 20 Minutes, gli uomini erano “in contatto”.

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