Cinema, neolaureata italiana a un passo dal sogno

 Cinema, neolaureata italiana a un passo dal sogno

Un sogno che sta per avverarsi. Ovviamente all’estero, negli Usa, perché nemo propheta in patria.

Jessica La Malfa, 26 anni, da Milazzo, una laurea in Fotografia allo Ied di Roma, è partita due anni fa per inseguire il grande sogno di lavorare nel mondo del cinema.
Prima tappa: Los Angeles, dove studia alla New York Film Academy e ottiene una borsa di studio per il corso in cinematografia.

“A Los Angeles – racconta Jessica – a differenza di quanto accade in Italia, le opportunità di lavoro non mancano. Attraverso la comunità italiana, che si sta ingrandendo grazie al gruppo su facebook “Italiani a Los Angeles” fondato da Paola Cipollina, sono riuscita a entrare nella crew della sitcom Rossi & White, prodotto dalla stessa Paola e Kim Kopf, con alla regia Max Leonida, conosciuto anche nell’ambiente del cinema italiano oltre a quello americano”.

Tra gli attori Ron Moss, famoso per il ruolo di Ridge in Beautiful, e Raul Cremona, conosciuto in Italia per le proprie collaborazioni con Zelig e la Gialappa’s Band.

Su questo set Jessica ha lavorato dietro la macchina da presa e anche nel ruolo di Direttore della Fotografia, tra cortometraggi (che adesso stanno facendo la loro strada nei film festivals) e documentari. Ma le moltissime difficoltà che i nostri giovani affrontano all’estero, oltre a quelle di dover essere stati costretti ad abbandonare il proprio Paese, non hanno demoralizzato Jessica, che continua a inseguire il proprio obiettivo, diventare una grande e conosciuta direttore della fotografia e dimostrare che non importa che si sia maschio o femmina ma che si sappia lavorare al meglio.
Grazie alle opportunità e all’ottima organizzazione degli Stati Uniti soprattutto in questo settore all’avanguardia, la carriera di Jessica La Malfa è in sicura ascesa, anche in un mondo competitivo e stimolante come quello della cinematografia Made in Usa. Insomma, la storia di Jessica ci insegna che non è vero che i giovani non abbiano voglia di lavorare né di mettersi in gioco: tutto sta a dare loro la possibilità di farlo, e in Italia purtroppo questo non avviene.

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