Conclusione del “5° Festival Internazionale delle Arti per la Sicurezza Stradale – Occhio alla Strada”

 Conclusione del “5° Festival Internazionale delle Arti per la Sicurezza Stradale – Occhio alla Strada”

Una grande giornata educativa per selezionati studenti campani, si è svolta presso il Maschio Angioino, lo storico Castello medievale e rinascimentale di Napoli, che rappresenta uno dei simboli della città. Una sede di grande cultura, infatti, è stata scelta per concludere il “5° Festival Internazionale delle Arti per la Sicurezza Stradale – Occhio alla Strada” un’iniziativa per studenti, durata un ciclo di anno scolastico. Un significativo concorso rivolto ai ragazzi di tutte le età, dai bambini agli adolescenti, per sensibilizzare e combattere gli incidenti stradali, che purtroppo sono sempre più frequenti, rappresentando un costante pericolo per ogni singolo individuo. Infatti, spesso si è vittime d’incidenti mortali, causati da persone che non hanno educazione o rispetto nei confronti di altre, e che non osservando le regole base, diventando un serio pericolo, per quelle che invece, hanno un senso civico della vita. Com’è ben noto, esiste il divieto assoluto di mettersi alla guida quando si è in stato di ebrezza o addirittura ubriachi; o quando si fa uso di stupefacenti; o semplicemente quando si è stanchi; com’è severamente punibile dalla legge, la mancata osservanza della cartellonistica stradale, e di norme di sicurezza, trasgredendo così le regole fondamentali per la sicurezza e la tutela delle persone. Purtroppo però, spesso manca il senso civico, si pecca di presunzione, pensando di essere immortali e che le disgrazie accadono agli altri e non a noi, ma se, casomai dovesse veramente succedere un imprevisto, è solo perché era disegnato nel destino. No! Questo non è assolutamente vero, gli incidenti si possono prevedere ed evitare; attenzione, prudenza e disciplina rappresentano il modo per non incorrere in morti improvvise e spesso in età adolescenziali. Disgrazie, dolori, sensi di colpa, non devono appartenere al nostro stile di vita, con questo non voglio sembrare apocalittica, ma la vita umana è un dono divino e deve essere protetta da tutti. A tal proposito c’è chi non vuole rimanere impassibile difronte a questi atteggiamenti comportamentali sbagliati, e vuole agire affinché le cose possano cambiare, riducendo notevolmente e statisticamente le vittime di strada. Il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Campania, Molise, Puglia e Basilicata della Sede centrale di Napoli, ha voluto istituire un festival della sicurezza stradale, portandolo nelle scuole per iniziare a educare i più piccoli, a cominciare dall’età di quattro fino ai venti anni. Una manifestazione chiamata “Occhio alla strada” onorata di medaglia dal Presidente della Repubblica Italiana, e che si svolge sotto l’autorevole egida dell’UNESCO. Un percorso didattico che ha coinvolto complessivamente oltre 10.000 studenti di diverse scuole Campane, tra cui anche quell’Americana, Francese e Araba. I ragazzi durante l’anno scolastico sono stati informati e coinvolti nelle tematiche dei rischi che si possono incorrere sulla strada, e quindi hanno dovuto prepararsi e documentarsi sulla prevenzione e formazione stradale con percorsi didattici creando progetti finalizzati a prevenire e ridurre rischi incidentali. All’evento sono stati presenti alcuni alunni dei seguenti istituti scolastici: I.C. “M. Troisi” di San Giorgio a Cremano (NA) con il plesso “M. Troisi”; I.C. “D’Aosta-Scura” di Napoli con i plessi “Duca D’Aosta”, “A. Scura”, “E. Gianturco”; I.C. “13° Ignazio Di Loyola” di Napoli; I.C. “Sarria-Monti” di Napoli con il plesso “Pontillo”; I.C. “35° Scudillo-Salvemini” di Napoli; l’Istituto Superiore “Casanova” di Napoli; Scuola americana “The International School”, ubicata nella base NATO di Napoli; Ecole Française “Dumas”, ubicata nel Consolato Generale di Francia in Napoli; Scuola dell’Arabia Saudita “Re Abdulaziz”, ubicata nella Reale Ambasciata dell’Arabia Saudita in Roma; i quali, accompagnati da Professori e Presidi, che hanno sostenuto l’iniziativa, sono stati premiati per il loro impegno e studio sull’argomento. Un numero immenso di ragazzini e adolescenti, hanno affollato il “villaggio sulla sicurezza stradale” allestito all’interno del Maschio Angioino, esibendosi in balli e canti, tutti inerenti alla tema del progetto della legalità stradale, per dimostrare che le regole si possono rispettare, anche con gioia, affinché nessuna vita umana possa pagarne inutilmente le conseguenze. Mentre per i più grandi invece, è stato riservato un trattamento “particolare” infatti, per loro, un personale medico specializzato ha tenuto delle dimostrazioni di alcune norme di primo soccorso. Sono intervenuti qualificatissimi personaggi, come il Dott. Maurizio Santomauro, Presidente Nazionale del Gruppo per l’intervento nelle Emergenze Cardiologiche dell’Università Federico II di Napoli, il tecnico di Neuro Fisiopatologia della Guardia di Finanza, Domenico Gianquinto, e l’Istruttore dell’ American Heart Association, che si occupano della formazione di personale specializzato, per l’intervento di primo soccorso, non solo in Campania, ma anche in altre regioni d’Italia. Un grande merito va a loro, perché con una semplice opera di volontariato, hanno formato professionalmente solo a Napoli, quattrocento agenti della Polizia di Stato, rendendoli autonomi ed esperti a intervenire nelle prime manovre di soccorso in caso d’incidenti, nell’attesa che arrivi il soccorso ospedaliero, riuscendo a salvare vite umane, nei primi dieci minuti dopo l’accaduto. Un esemplare caso è avvenuto proprio a Napoli poco tempo fa, dove un poliziotto è riuscito a strappare dalla morte un neonato, che rischiava il soffocamento, insomma dei veri e propri angeli custodi. Ma l’obiettivo è di moltiplicare il numero dei volontari e di formare anche i ragazzi in età adolescenziale nelle manovre di primo soccorso. Infatti, il Dott. Santomauro e il Tecnico Gianquinto sono volontari nelle scuole per insegnare agli studenti le manovre anti soffocamento e, come utilizzare un defibrillatore in caso di emergenza con una respirazione cardiaca. Dal 2015 è entrato in vigore, per casi di arresto cardiaco, il protocollo delle 30 compressioni sul cuore alternate a 2 ventilazioni, che è stato approvato dai cardiologi di tutto il mondo, quindi manovre di pronto soccorso uguali in ogni Stato del mondo, che devono essere conosciute e divulgate a tutti per ovviare a incidenti gravi. A tal punto sono stati piacevolmente coinvolti i ragazzi delle scuole superiori, tra cui molti alunni dell’Istituto I.P.S.I.A. Casanova di Napoli, che si sono difesi bene, difronte a manovre di ostruzione delle vie respiratorie su di un manichino, che simulava un neonato in gravissime difficoltà, ovviamente in confronto alla realtà, l’intervento è stato piacevole e scherzoso, ma è proprio così che s’inizia, come un gioco, dai più piccoli per arrivare a età adulta, coscienziosi del ruolo che s’intraprende. Occhio alla Strada, un’iniziativa del Cav. Antonio D’ambrosio del Provveditorato OO.PP di Napoli, che in collaborazione della Dott.ssa Clarissa Campotonico, ufficio Stampa del provveditorato, sono i responsabili del progetto rivolto a tutte le scuole, che ogni anno diventano sempre più numerose, ma di questo passo dove si andrà a fare la finale se aderiscono tutti gli studenti? Di certo è apprezzabile l’impegno di cui si sono investiti, perché durante l’anno seguono e fanno visite alle scuole per essere più vicini agli studenti. Un lavoro che richiede tempo e pazienza e organizzazione, ma che si fa per amore della vita. Per il momento, i ragazzi più bravi e fortunati, sono stati premiati nella Sala dei Baroni del Castello, come dei veri eroi. Un’esperienza che rimane sicuramente impressa in ognuno di loro, perché le cose che si apprendono da piccoli restano per sempre. Ed è questo l’obiettivo, fare in modo che diventi uno stile di vita e non un’obbligazione indossare il casco, la cintura di sicurezza ed eliminare l’uso del cellulare durante la guida, non deve sembrare una regola da trasgredire, ma un gesto naturale da compiere ogni giorno. Un attimo, un minuto è prezioso per noi e per gli altri, e solo con l’istruzione, che si abbattono le barriere concettuali.

Sabrina Abbrunzo

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