Eterologa. Flora Beneduce: “Campania ferma. Lobby interessate a frenare?”

 Eterologa. Flora Beneduce: “Campania ferma. Lobby interessate a frenare?”

“Sull’eterologa la Corte Costituzionale si è espressa in modo inequivocabile lo scorso giugno: il ricorso a tecniche di procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo non può essere negato, soprattutto qualora sia stata diagnosticata una patologia che causa sterilità o infertilità “assolute ed irreversibili”. La Conferenza Stato-regioni, poi, a settembre, ha prodotto delle linee guida affinché le regioni legiferassero e si superasse la vacatio legis, attraverso l’attuazione delle disposizioni contenute negli indirizzi operativi del documento. Ad oggi, però, la Campania sembra essersi fermata”. L’onorevole Flora Beneduce è in prima linea in una battaglia di democrazia e di umanità, che la politica sembra non voler affrontare.
“L’obiettivo è quello rendere immediatamente esigibile un diritto costituzionalmente riconosciuto e imprescindibile, evitando discriminazioni e assicurando ai cittadini la possibilità di poter accedere alla procreazione medicalmente assistita eterologa – continua l’onorevole Beneduce -. Ci sono diversi nodi da sciogliere, come l’inserimento delle tecniche di procreazione medicalmente assistita nei Livelli essenziali di assistenza e il potenziamento dei centri di secondo livello, che attuano, oltre all’inseminazione, procedure progressivamente più impegnative, complesse e invasive in base al tipo di infertilità da affrontare, e quelli di terzo livello, che usano tecniche che richiedono l’anestesia generale”.
“La Toscana va avanti, sostiene le famiglie, aiuta la genitorialità – conclude l’onorevole Beneduce – . L a Campania temporeggia. Intanto coppie di giovani sposi che nutrono il sogno di essere madri e padri sono costrette ad emigrare per ottenere ciò che l’Organizzazione mondiale della Sanità riconosce come un diritto. Ci sono forse lobby nascoste che hanno interesse a frenare? Mi torna alla mente Eleonora Pimentel Fonseca. Combattere per cambiare qualcosa o accontentarsi del resto di niente?”

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