Ex S.M.O.M. di Pozzuoli, in Città Metropolitana firmato l’Accordo di Programma per la valorizzazione

 Ex S.M.O.M. di Pozzuoli, in Città Metropolitana firmato l’Accordo di Programma per la valorizzazione

Nell’ex Ospedale Militare abbandonato da 35 anni sorgerà un’area turistico-ricettiva con impianti per la convegnistica, la ricerca, la formazione e la cultura, musei, attrezzature sociali, assistenziali e commerciali con una parte scoperta da destinare a parco naturalistico attrezzato. Il Vice Sindaco Metropolitano, David Lebro: “Una piccola rivoluzione che renderà il litorale flegreo sempre più ospitale e ricettivo. Esportare il modello promosso dal Comune di Pozzuoli a tutta l’area metropolitana”.

L’Ex S.M.O.M. di Pozzuoli, negli anni ‘20 Ospedale Militare dove si curavano i soldati reduci dalle guerre di conquista dell’Africa Orientale e dagli anni ’80 – dopo essere stato convertito in sede per le visite di leva – nel più completo abbandono, diventerà un’area con funzioni turistico-ricettive ed ospiterà impianti per la convegnistica, la ricerca, la formazione e la cultura, musei, attrezzature sociali, assistenziali e commerciali. In più, la parte scoperta sarà destinata a parco naturalistico attrezzato.
È stato firmato, infatti, questa mattina, nella Sala “Paolo Borsellino” di palazzo Matteotti, dal Vice Sindaco della Città Metropolitana di Napoli, David Lebro, dal Sindaco del Comune di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, dal Direttore Regionale dell’Agenzia del Demanio, Edoardo Maggini, e dalla Soprintendente ai Beni Archeologici, Belle Arti e Paesaggio dell’Area Metropolitana di Napoli, Adele Campanelli, l’Accordo di Programma con il quale i quattro Enti si impegnano a porre in essere gli atti di propria competenza per il recupero e la valorizzazione del compendio demaniale e per la sua restituzione alla fruizione dei cittadini.
L’Accordo è il risultato della Conferenza dei Servizi svoltasi nel corso del 2016 in cui i soggetti interessati hanno messo a punto un programma puntuale di interventi che saranno effettuati secondo una tempistica serrata.
“La Città Metropolitana – ha affermato il Vice Sindaco Lebro – diventa sempre più centrale nell’erogazione di servizi ai Comuni. Grazie a questo Accordo, promosso dal Comune di Pozzuoli cui va il nostro plauso, un bene abbandonato da 35 anni potrà essere di nuovo utilizzato dai cittadini con destinazioni compatibili con un luogo prestigioso quale l’area flegrea. Una piccola rivoluzione per l’area metropolitana di Napoli che renderà il litorale sempre più ospitale e ricettivo”.
L’Ex S.M.O.M (acronimo di Sovrano Ordine Militare di Malta, l’Ente cui venne ceduto dopo la Seconda Guerra Mondiale) si trova, infatti, nella zona vulcanica della Solfatara, all’interno dei Campi Flegrei, in un contesto naturalistico molto particolare e in una posizione estremamente panoramica e dominante su tutto il golfo di Pozzuoli. La struttura. costruita nel 1917 come Tubercolosario, è costituita da diversi edifici, ed ha una superficie complessiva di circa 22.000 mq, di cui circa 8mila coperti.
“Oggi la vera novità è questa: Istituzioni che operano in sinergia ottengono un risultato concreto che procurerà nuove opportunità di lavoro per i giovani”, ha affermato la Soprintendente Campanelli, cui fa eco il Sindaco Figliolia, che ha posto l’accento sui benefici della “rete tra soggetti pubblici come strumento per lo sviluppo del territorio. Quando abbiamo iniziato – ha spiegato – immaginavo tempi molto lunghi, invece grazie all’impegno di tutti abbiamo raggiunto risultati importanti rapidamente”.
“Valorizziamo due ettari di territorio – ha sottolineato Maggini – e un bene che potrà portare un contributo importante alla città anche in termini economici. L’obiettivo è di realizzare tante altre operazioni analoghe con la Città Metropolitana”.
“La sfida ora è quella di esportare il modello-Pozzuoli: il nostro territorio – ha ribadito, infatti, Lebro – è pieno di situazioni simili che possono essere recuperate e valorizzate. La Città Metropolitana svolgerà con determinazione il suo ruolo di coordinamento tra i vari Enti per far sì che l’intera area diventi sempre più bella e più fruibile per un turismo mondiale che ci guarda con sempre maggiore interesse”.

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