Gerusalemme Est, minori agli arresti domiciliari: parte il supporto di Terre des Hommes

 Gerusalemme Est, minori agli arresti domiciliari: parte il supporto di Terre des Hommes

Sono sempre più numerose le violazioni del diritto all’istruzione a cui sono sottoposti i bambini di Gerusalemme Est e dell’area “C” a causa delle misure coercitive e restrittive imposte dalle forze d’occupazione israeliane. Arresti di studenti, minacce ai dirigenti scolastici, sgomberi forzati e intimidazioni alla popolazione hanno spesso come conseguenza diretta l’abbandono del percorso scolastico, con gravi ripercussioni sul futuro di questi bambini. Con il suo progetto di educazione inclusiva Terre des Hommes vuole arginare l’esclusione dal sistema educativo dei minori con bisogni diversi o speciali, come i bambini con difficoltà di apprendimento, ma anche quelli agli arresti domiciliari e coloro che in alternativa alla detenzione sono condannati a svolgere lavori nella comunità e quindi non possono frequentare la scuola. In questi giorni sono quindi partite le prime attività per la formazione di un team mobile che nei prossimi mesi darà un supporto didattico ai minori esclusi dal sistema educativo di Gerusalemme Est. Oltre ai bambini agli arresti domiciliari e a quelli condannati a svolgere lavori nella comunità – che comunque non prevedono una frequenza scolastica – ne beneficeranno i bambini con problemi di salute e coloro che non possono iscriversi a scuola perché sprovvisti di documenti.

Molti dei minori agli arresti domiciliari che potranno beneficiare del sostegno sono accusati di lancio di pietre e vengono assistiti dal punto di vista legale dall’associazione palestinese Addameer. Hanno un’età che va dai 12 ai 17 anni e l’interruzione della scuola potrebbe segnare la loro uscita definitiva dal sistema educativo, e conseguentemente li condannerebbe a lavori poco professionalizzati e precari. Inoltre questi minori si trovano in una condizione di grande vulnerabilità psicologica, accumulando stress, frustrazione e risentimento a causa delle restrizioni della loro libertà. “Si tratta in assoluto del primo intervento di questo genere, ma del tutto necessario visto l’incremento delle sentenze che implicano arresti domiciliari dei minori palestinesi da parte dei tribunali israeliani”, dichiara Guia Faglia, delegata di Terre des Hommes nei Territori Occupati Palestinesi. “Un adeguato supporto educativo può servire ad aumentare la loro autostima, aiutarli a elaborare in modo più positivo l’esperienza della detenzione e a mantenere un senso di normalità che potrà facilitare il loro reinserimento nel sistema scolastico”.

A Gerusalemme Est e nell’area “C” della Cisgiordania si stanno registrando numerose violazioni del diritto allo studio imposte sui bambini palestinesi dall’occupazione. Ultima solo in ordine di tempo la minaccia di demolizione della Scuola di Gomme nel villaggio beduino di Al Khan al Ahmar, che sorge sulla strada tra Gerusalemme e Gerico, a seguito di ordini di sgombero per l’intera popolazione da parte delle forze d’occupazione israeliane.
Negli scorsi mesi nella città vecchia di Gerusalemme Est una decina di studenti palestinesi della scuola superiore Dar Al Aytam sono stati arrestati a più riprese con l’accusa di aver lanciato pietre ai soldati nonostante le finestre della scuola siano dotate di reti e sbarre. Inoltre al preside della stessa scuola è stato proibito di entrare in città vecchia per 45 giorni e il Direttore del Direttorato per l’Istruzione a Gerusalemme (l’istituzione che si occupa delle scuole pubbliche Palestinesi a Gerusalemme Est) ha dichiarato di aver subìto diversi interrogatori da parte di esponenti dell’esercito di occupazione israeliano.

Il progetto di Terre des Hommes contribuisce al miglioramento dei servizi educativi esistenti e a sostenere lo sviluppo complessivo di un sistema educativo inclusivo di alta qualità nelle scuole di Gerusalemme Est, attraverso l’identificazione e il sostegno di bambini e bambine con bisogni educativi speciali in 10 scuole pubbliche amministrate dal Ministero dell’Istruzione palestinese. Tra le azioni previste ci sono la formazione del personale scolastico, la creazione di spazi dedicati alla produzione di materiali essenziali all’utilizzo di una didattica inclusiva nelle scuole e nelle classi, la fornitura di materiali e di strumenti di lavoro adeguati, il sostegno alle famiglie, la sensibilizzazione della comunità, il supporto per la realizzazione di attività extra-curriculari e il contributo al network di scuole e professionisti che si occupano di didattica inclusiva.

Realizzato con fondi della Commissione Europea e della UEFA Foundation for Children, il progetto ha una durata di 3 anni ed è condotto in partenariato con la Al Quds University di Gerusalemme in stretta collaborazione con il Ministero dell’Istruzione dell’Autorità Palestinese ed in particolare con il Direttorato di Gerusalemme. Previsto anche il coinvolgimento di diverse organizzazioni locali, tra cui il centro Burj el Laqlaq nella città vecchia e il Madaa Creative Center del quartiere di Silwan, che da anni lavorano per offrire opportunità educative e di gioco ai bambini di Gerusalemme Est.

Terre des Hommes da oltre 50 anni è in prima linea per proteggere i bambini di tutto il mondo dalla violenza, dall’abuso e dallo sfruttamento e per assicurare a ogni bambino scuola, educazione informale, cure mediche e cibo.
Attualmente Terre des Hommes è presente in 69 paesi con oltre 1.046 progetti a favore dei bambini. La Fondazione Terre des Hommes Italia fa parte della Terre des Hommes International Federation, lavora in partnership con ECHO ed è accreditata presso l’Unione Europea, l’ONU, USAID e il Ministero degli Esteri italiano.

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