Il Salone del Turismo Rurale racconta i dati di un fenomeno Made in Italy

 Il Salone del Turismo Rurale racconta i dati di un fenomeno Made in Italy

Il Salone del Turismo Rurale – iniziativa di Veronafiere in scena dal 5 all’8 Novembre 2015 negli spazi del Palaexpo, durante Fieracavalli – rappresenterà uno specchio fedele di un Paese sempre più votato alla ruralità. Sono infatti molte le realtà che con passione, impegno e creatività, hanno deciso di investire in questo business, andando così ad intercettare il crescente numero di richieste per le nuove forme di turismo e divertimento green.

Il Salone del Turismo Rurale sarà per tutti gli interessati una vetrina d’eccezione senza precedenti, grazie alla quale gli artefici del cambiamento verde in atto porteranno le loro storie e la loro preziosa testimonianza.

200 espositori previsti, 15.000 mq di superficie espositiva, show cooking, degustazioni e corsi di cucina compongono un calendario ricco di eventi e protagonisti del mondo dell’agroalimentare nazionale per quello che sarà un vero e proprio viaggio tra le mille eccellenze dell’Italia Rurale.

Sono diversi i dati e le statistiche che confermano il trend di questo fenomeno Made in Italy.

Già tra il 2010 e il 2013, secondo l’Istat, sono cresciute del 97,8% le aziende agricole che lavorano e trasformano direttamente il proprio prodotto, del 15,9% quelle che svolgono attività di agriturismo e simili (fattoria didattica, fattoria sociale), del 4,7% le biologiche. Nello stesso periodo le sole aziende agrituristiche sono passate da 19.973 a 20.897 (+4,6%), con un incremento del 3,6% di quelle con alloggio e del 6% di quelle con ristorazione e con attività di animazione culturale, didattica e sportiva.

Prendendo in considerazione un periodo di tempo più ampio, Coldiretti afferma che un’impresa agricola su tre nel Bel Paese è nata negli ultimi dieci anni, con un vero e proprio boom dei nuovi mestieri legati alla terra, dall’agribenessere alla pet therapy, passando per l’agriasilo e gli agrichef. Ad essere protagonisti di questa rivoluzione verde sono in particolar modo i giovani: nel 2015 gli under 35 impegnati nell’agricoltura sono aumentati del 12%, in un comparto in cui, comunque, l’occupazione tutta ha segno positivo, in controtendenza con l’andamento generale.

Ciò grazie soprattutto ad aziende agricole “multifunzionali” capaci di rispondere in pieno alle esigenze di un pubblico costantemente interessato a quanto di meglio la vita fuori dai grandi centri cittadini riesce ad offrire, con un occhio di riguardo ai prodotti del territorio. Sempre secondo indagini della Coldiretti infatti, nell’estate 2015, più di quattro italiani su dieci hanno visitato e fatto acquisti in frantoi, cantine, malghe e mercatini; mentre sono sei milioni le presenze rilevate negli agriturismi della Penisola. L’Italia grazie al suo immenso patrimonio agroalimentare e naturalistico è leader mondiale del turismo enogastronomico, dato di fatto rafforzato dal record di export alimentare – circa 36 miliardi di euro, fonte Istat – registrato nei primi mesi dell’anno corrente. v

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