Il teatro e la musica di Napoli sbarcano in Germania in occasione di Nachtasyl

 Il teatro e la musica di Napoli sbarcano in Germania in occasione di Nachtasyl

Il teatro e la musica di Napoli sbarcano in Germania, a Witten, in occasione di NACHTASYL, Sabato 14 novembre si terrà la V edizione del Festival teatrale “Asylum della Notte”, ovvero “Nachtasyl”, che riunisce spettacoli da Amburgo, Zurigo, Cologna, Berlino e Napoli. Gli spettacoli scelti sono:

LA MASA MADRE
(da un’idea di Dario Tamiazzo, con Ettore Nigro, regia Ettore Nigro)
“La masa madre” è la storia di Sante, un ragazzo che vuole diventare fornaio perché ha un sogno: fare il pane per tutti. E così lotta per mantenere viva la pasta madre (’o criscito, come lo chiamano i napoletani) che ha ereditato dal nonno fornaio. Parte alla volta di Buenos Aires dove inizia a lavorare in un panificio, lotta insieme ai compagni per salvaguardare la naturalezza del pane e distribuirlo a tutti, segnando in tal modo la storia politica e gastronomica dell’Argentina. “La masa madre” è un inno alla resistenza alimentare, contro l’industrializzazione selvaggia dei processi alimentari che porta alla perdita delle tradizioni gastronomiche, contro la manipolazione dei cibi e dell’essere umano.

ULTIMO PRIMO GIORNO DI RE FERDINANDO VII E LA FRAGILITà DELLA LUNA DI CARTAPESTA (di Cristian Izzo, con Raimonda Maraviglia e Anna Bocchino, regia Ettore Nigro)
Ivan, impiegato comunale, è convinto di essere stato incoronato Re di Spagna – oggi, come ieri, come sempre – e viene chiuso in manicomio. Il disturbo d’identità ogni giorno resetta la sua mente, facendogli vivere sempre un solo unico giorno: il primo – e quindi l’ultimo – da sovrano. Perennemente innamorato della sua corona e della donna per cui è impazzito, forsennatamente impegnato nel suo progetto di salvare la luna, Ferdinando trova un amico e un validissimo alleato nel dottore che lo prenderà in cura. Il dottore cercherà di aiutarlo usando metodi diversi da quelli convenzionali, agendo non sul “come” ma sul “perché”, suggerendo all’infermiera di somministrare cure e non bastonate.
IL MIO AMICO D
(di e con Pietro Tammaro, adattamento e regia Luca Saccoia)
“I miei sogni sono due: giocare il mondiale ed essere il campion”. Lo spettacolo usa come pretesto il calcio, l’amore per esso e l’ammirazione per un mito attraverso il quale tutti i ragazzi nati alla fine degli anni Settanta hanno sognato di giocare a calcio, almeno per una volta: Maradona. Il pubblico è proiettato in una sorta di immaginaria curva da stadio e il protagonista, Mauro Manzo, rivive con poetica leggerezza il sogno di un adolescente degli anni Ottanta che per somiglianza fisica pensa addirittura di essere Maradona, ma che guardando in faccia la realtà e il poco talento calcistico finisce per desiderare di fischiargli almeno un calcio di rigore a favore. Il viaggio tra i ricordi è legato anche ad oggetti e personaggi simbolo di quel periodo (palloni utilizzati per giocare in strada e in casa, figurine Panini ecc…). Anche la ricerca degli sponsor è orientata verso tutti quei marchi che hanno contraddistinto prodotti simbolo della passione calcistica da quel periodo in poi e che diventano elemento scenografico in un immaginifico campo di giochi costruito ad arte in scena.

Live di EMANUELE AMMENDOLA
Emanuele Ammendola nasce a Napoli e cresce a Somma Vesuviana paese alle falde del Vesuvio dalla storia millenaria e famoso per aver tramandato nei secoli la Tammurriata, forma musicale popolare e contadina di cui si nutre sin da piccolo. Si diploma in contrabbasso al Conservatorio di Napoli San Pietro a Majella e parallelamente agli studi classici porta avanti la passione per la musica pop, il canto e per il jazz. Il suo “concept” artistico è quello del ricercare e fondere nuove idee sia nel linguaggio musicale che che nella ricerca delle sonorità. Il suo Focus è quello di esprimersi attraverso la composizione di brani world/pop cantati e strumentali che possano emozionare attraverso il suono della tradizione e la mescolanza dei generi musicali.

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