“Mandolini sotto le stelle”

 “Mandolini sotto le stelle”

A piazza del Plebiscito, nella note di San Lorenzo, un successo oltre ogni desiderio tra stelle cantanti e stelle cadenti con la “NapoliMandolinOrchestra”
Un piazza stracolma e felice, giovani coppie che si tenevano romanticamente per mano, più di un anziano con una lacrima di commozione -incontrollata- giù per il viso, a bagnarne le rughe: questa la fotografia di “Mandolini sotto le stelle”, il concerto di gala per la città tenuto dalla “NapoliMandolinOrchestra” nella riconfermata location di piazza del Plebiscito.
Un bagno di folla che ha sancito il consolidamento di un appuntamento che, dopo cinque anni di affermazioni sempre più convincenti, è assurto al lignaggio di vero e proprio evento istituzionale, come dimostrano la presenza e le parole del primo cittadino di Napoli, Luigi De Magistris, e dell’Assessore al Turismo e Cultura Nino Daniele, che hanno aperto la serata con un saluto dal palco ai turisti ed ai napoletani che affollavano la parte di piazza dedicata al concerto.
E proprio da quel palco, la serata è decollata -come per magia- sulle corde degli strumenti dell’Accademia Mandolinistica Napoletana capitanata dal Maestro Mauro Squillante per la direzione artistica di Leonardo Massa, e dei loro “session friends”, unitisi a costituire un gruppo da ben 40 musicisti, diretti dal grande Maestro Lorenzo Marino ed affiatati come se suonassero ogni giorno insieme.
Affidata alla conduzione ed al garbo di Gabriele Blair, capace anche di gestire l’appello di una turista americana che aveva perso i suoi amici come se facesse parte di un non scritto copione, la serata è scivolata via con il piacere di ascoltare tante melodie differenti, napoletane e non, supportate dalle voci diverse, e perciò variamente accattivanti, di Lello Giulivo, Alessandro Lualdi e Valentina Assorto.
Graditissime dagli spettatori anche le “intemerate” del cabarettista Peppe Sole, ora nelle vesti di un divertente camorrista, ora in quelle del poeta popolare Raffaele Viviani, che hanno regalato momenti di simpatica comicità, intervallando la scaletta dei brani.
Altrettanto gradita è stata la presenza, discreta ma calda, del Generale di Corpo d’Armata Rosario Castellano, Comandante delle Forze Operative Sud dell’Esercito Italiano, un militare dal volto veramente umano che è particolarmente piaciuto al pubblico proprio per sua asciutta testimonianza di pace.
L’attesissima Francesca Marini, con il suo mix vocale fatto di tradizione, pathos e fado, ha costituito l’apoteosi di una serata dalla qualità artistica raramente godibile in un concerto all’aperto. E dopo uno strepitoso omaggio di questa grande artista a Edit Piaf fatto con la sua sola voce, senza strumenti, che ha fatto però letteralmente venire giù la piazza.
Alla fine, le organizzatrici Angela e Lucia Andolfo della “xeventi&communications”, che ha curato con professionalità e attenzione al dettaglio questo riuscitissimo appuntamento, assieme all’assessore Daniele hanno consegnato una targa ricordo a questa grande voce della musica classica napoletana.
Ringraziamenti per il determinante contributo alla riuscita della serata
sono andati anche a La Gabbianella Club Service di Gianluigi Osteri, per la logistica, e a Pasquale Turco, editore di Capri Event, che ha ripreso e mandato in diretta televisiva l’intero concerto, anticipato in diretta anche dalle telecamere del TG3 Campania – RAI.
Grande la soddisfazione degli organizzatori e dei rappresentanti del Comune. L’evento, infatti, è stato realizzato dall’Amministrazione Comunale di Napoli – Assessorato al Turismo ed alla Cultura in collaborazione con “xeventi&communication”nell’ambito di “Estate a Napoli 2018 – Estate bambina – ’A voce d’e’ creature”.
In tanti avrebbero voluto ancora musica e bis, ma la notte di San Lorenzo è fatta anche di intimi desideri e occhi verso il cielo per pescare la stella cadente alla quale, grazie alla presenza dell’Unione Astrofili Napoletani e dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte, chiedere che si realizzi un proprio sogno.
Per l’organizzazione, probabilmente, non c’è stato bisogno di esprimere un desiderio: quello da loro sicuramente più invocato durante gli oltre due mesi di preparazione si era appena realizzato.

Mario Orlando

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