Metro Olografix presenta “MO20 ZERO DAY – Back to the Future”

 Metro Olografix presenta “MO20 ZERO DAY – Back to the Future”

MO20L’associazione culturale telematica Metro Olografix compie 20 anni e festeggia un traguardo importante con un evento di promozione culturale: “MO20 ZERO DAY – Back to the Future” . Un appuntamento che invita alla partecipazione, durante il quale si svolgeranno convegni, conferenze e workshop per raccontare la storia della telematica attraverso quella dell’Associazione, tracciare gli Stati Generali dell’Hacking in Italia e del futuro di Internet.

“MO20 ZERO DAY – Back to the Future – afferma Lucia “Kundera” Zappacosta, Presidente dell’Associazione culturale Metro Olografix- è un evento per diffondere la cultura hacker, parlare di diritti in rete e programmare il futuro”. Si svolgerà il 6 e il 7 dicembre negli spazi del Centro Polivalente “Britti” in via Rio Sparto 78 a Pescara (zona Università). Il programma, fitto e articolato, prevede anche performance musicali per la serata del 6 dicembre. La partecipazione all’evento è libera e gratuita e la Metro Olografix, tra le più longeve associazioni d’Italia interessate a queste tematiche, ha voluto dedicarlo alla memoria di Giancarlo Livraghi, padre di ALCEI, pioniere della comunicazione e dei diritti civili legati alla rete e di Gianni “BBK” Zamperini, storica figura del mondo delle BBS.

Metro Olografix: La Metro Olografix è un’associazione culturale telematica nata nel 1994 a Pescara in seguito all’Italian Crackdown, con l’obbiettivo di diffondere l’alfabetizzazione telematica. Con la sua attività in rete, gli eventi ed il MOCA, campeggio in stile nordeuropeo organizzato ogni quattro anni, rappresenta il punto di riferimento per la cultura hacker, per i diritti in rete e per la libera circolazione delle informazioni. Lo scopo dell’associazione è quello di divulgare la “cultura della telematica” e dell’innovazione con particolare attenzione a tre aspetti: la sicurezza informatica, l’opensource ed il volontariato telematico. L’associazione si propone come un contenitore aperto e supporta l’etica hacker. Hacking dovrebbe essere un termine privo di accezione negativa: la filosofia hacker è curiosità, ingegno, voglia di risolvere problemi apparentemente insormontabili con soluzioni atipiche. Il che non si traduce solo in un’attenzione per la sicurezza informatica, ma anche nell’approccio pionieristico alle nuove tecnologie. L’home computer, la programmazione, il modem e le BBS agli inizi; l’opensource e Linux, il mondo della multimedialità, dei maker, della stampa 3d e la riscoperta della creatività grazie a strumenti quali Arduino, Raspberry e altro ancora, ai nostri giorni.

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