Mirko Casadei giovedì 31 agosto su Rai2 “Casadei la dinastia del liscio”

 Mirko Casadei giovedì 31 agosto su Rai2 “Casadei la dinastia del liscio”

Giovedì 31 agosto in prima serata alle 21.15 su Rai2 andrà in onda “Casadei la dinastia del liscio”, puntata di UNICI che celebra gli 80 anni del “re del liscio” Raoul Casadei con il suo Liscio e la sua Musica Solare e gli imminenti 90 anni dell’Orchestra (in attività dal 1928) fondata dallo zio Secondo, ora affidata al figlio Mirko Casadei. Il folklore romagnolo diventato Liscio negli anni ’70 ha trovato nei Casadei la sua espressione massima e la sua iconografia: gli strumenti musicali, le divise, gli autobus e il ballo come filosofia del vivere. Da qualche anno la regione Emilia Romagna ha anche promosso l’iniziativa di far diventare il liscio patrimonio dell’umanità attraverso l’Unesco.

UNICI è un programma scritto e diretto da Giorgio Verdelli con Silvia Fiorani, Davide Fiorani e la collaborazione di Tommaso Cennamo, Chiara Di Giambattista, Angelica Gabrielli, Eleonora Tundo. MIRKO CASADEI, da oltre 15 anni alla guida della famosa Orchestra Casadei, intreccia suoni e sapori di generi musicali pop-folk di svariate provenienze perché «Il bello della musica è che parla un linguaggio globale». Il liscio di famiglia diventa trasversale, contamina e si lascia contaminare, incrociando reggae, ska, taranta e tanti altri ritmi e generi, come dimostra anche il suo ultimo album “Sono romagnolo”.

Esperienze che arrivano anche da incontri live che hanno visto Mirko Casadei in jam session con Goran Bregovic, Frankie hi-nrg mc, Roy Paci Aretuska, Eugenio Bennato, Massimo Bubola, Cisco, i Khorakhanè, Mario Reyes, Gloria Gaynor, Kid Creole, Morgan e tanti altri. Tutto questo si percepisce guardando il nuovo spettacolo che l’Orchestra Casadei sta portando in tutta Italia con il tour “SONO ROMAGNOLO”, un nome che ben delinea l’orgoglio di appartenenza di Mirko Casadei alla Romagna e un contenuto musicale che spazia dalle origini alle contaminazioni curiose e originali, con un sound che non ha confini geografici, culturali. Un Casadei Social Club post moderno che unisce le generazioni con sperimentazioni musicali.

Un tour che conta oltre 50 date in tutte le regioni d’Italia, nel quale Mirko è accompagnato da giovani musicisti: la voce graffiante di Simona Rae, la voce e la chitarra di Stefano Giugliarelli, la fisarmonica mediterranea di Manuel Petti, Marco Lazzarini al sax e clarinetto in do, la simpatia contagiosa del brasiliano Gil Da Silva tromba voce e percussioni, la grande esperienza del direttore musicale Giuseppe Zanca basso e tromba e tutta la carica di Enrico Montanaro alla batteria.

Queste le prossime date confermate di un calendario in costante aggiornamento sul sito www.casadei.it: il 1 settembre a GUBBIO (PG); il 2 settembre a VENTICANO (AV); il 4 settembre a LEINI’ FRAZIONE TEDESCHI (TO); il 7 settembre a Beach Party sulla sabbia a LIDO DI CLASSE (RA) Jamaica Beach; l’8 settembre a PARCO SAN PIO di CITTA’ DI CASTELLO (PG); il 9 settembre a SEREGNO (MB); il 10 settembre a FIUMICINO (FC); il 16 settembre a AGNONE (IS); il 24 settembre a IMOLA (BO) Festival dell’Unità nazionale PD; il 30 settembre a RICCIA (CB). L’album “Sono Romagnolo” è disponibile nei negozi tradizionali, in digital download e sulle principali piattaforme streaming. Fusione del meglio della tradizione della famiglia Casadei e delle sonorità pop-folk, segna il ritorno sulle scene discografiche di MIRKO CASADEI e contiene 12 canzoni della tradizione romagnola riarrangiate in maniera ritmica e divertente, tutte da ballare e da cantare: Romagna e Sangiovese, Il Passatore, Romagna Capitale, La mia gente, All’Osteria, le canzoni dialettali Sturneli ad Rumagna, A Gramadora (Bela Burdela), Un bes in bicicleta (in versione medley con Marietta Marù e La nostra orchestra), Appassiuneda, naturalmente una versione ritmica di Romagna Mia e la canzone eseguita recentemente insieme a Goran Bregovic Ok Riviera tratta dal suo primo disco. Contiene infine il singolo AD CHI SIT È FIŌL? che in dialetto romagnolo significa “tu di chi sei il figlio?: «È un modo di dire dei nostri nonni romagnoli per identificare il casato o la provenienza di una persona – racconta Mirko a proposito del brano, realizzato insieme alla band romagnola dei Khorakhanè – La canzone è un abbraccio ai popoli che attraversano il mare per arrivare sulle nostre coste italiane, donne, bambini, uomini, figli della guerra, dell’odio, della miseria, che si avventurano disperati, lottando contro il loro destino, aggrappati a un sogno e a una speranza alla ricerca di un mondo nuovo».

 

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