Novità per la stagione in arrivo dell’hair stylist Christian Colombo

 Novità per la stagione in arrivo dell’hair stylist Christian Colombo

“Sulle lunghezze i capelli concedono onde morbide per look romanticamente retrò mentre sul corto impera il bob. E poi ancora frange, frange, frange e chignon. Di tutte le forme, dal più classico a quelli futuribili”. Così Christian Colombo, del Salone Christian Colombo in Via Morigi, 1 (angolo Piazza Mentana) a Milano, ci racconta le tendenze guida in fatto di capelli per l’autunno alle porte. “Spopoleranno le forme naturali per chiome che mantengono lunghezze anche notevoli ma giocano anche con il corto, in versione più costruita o, all’opposto, libera e ariosa.- spiega Christian Colombo – Le acconciature, poi, accolgono una varietà di effetti –bagnato, wild, mosso o, viceversa, rigorosissimo che premia il capello lungo”. Per i capelli corti – ma la categoria vale ugualmente per le lunghezze fino alle spalle – il caschetto o, com’è più facile indicarlo sulle riviste patinate, il bob regna incontrastato. Merito della sua versatilità. Interpreta impeccabilmente un look sofisticato da femme fatale degli anni Venti se è portato cortissimo, extra lucido e nero come la notte. Ma può diventare leggero e spettinato oppure più pieno e, in versione long con onde morbide o capelli lisci effetto wild. Sui capelli lunghi la tendenza è lo scalato che a colpi di forbice da regolare spesso, regala un look Seventies di sicuro impatto. Per chi non ami tanta nettezza, i capelli lunghi si portano in onde morbide e anche qui la deriva selvaggia è dietro l’angolo. Resta da fugare il rischio di sembrare reduci da una notte brava. Altro annunciato ritorno quello della frangia. Piena per sottolineare gli occhi o piatta e rigorosa per un look giap. Costante di rigore, l’asimmetria: la linea non è diritta ma irregolare, per un effetto più glam e sensuale. Tra le acconciature, quella sperimentata in un numero impressionante di varianti e rivisitazioni su decine di passerelle, è lo chignon, intramontabile. Da quello minimale e perfetto, al più pratico che si porta legando i capelli sulla nuca e avvolgendo le lunghezze su se stesse a quello, mezzo torchon, che si fa con una coda alta, legata molto stretta, e attorcigliandola su se stessa verso l’alto. Sapore decisamente retrò, da ottocentesca signorina inglese di buona famiglia, per la versione ‘a chiocciola’ che Christian Colombo realizza così: “Questa acconciatura parte da una coda bassa che viene divisa in 5 o 6 ciocche da arrotolare ciascuna su se stessa e, poi, partendo dall’esterno, da avvolgere a cerchio sulla nuca, fissandola alla radice dei capelli con delle mollette trasparenti, fino ad arrivare al centro”. In fatto di colore, se le esagerazioni sono bandite –niente rosso fuoco, color carota, neppure il mogano- e la tendenza è quella dei biondi, castani chiari, neri, la trasgressione strappa qualche ciocca al rigore dominante. E accende di tinte fluo la compassata routine metropolitana.

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