Positano Teatro Festival: a Nocelle Massimo Masiello nello spettacolo Gli amici se ne vanno – Le note ineguali di Umberto Bindi

 Positano Teatro Festival: a Nocelle Massimo Masiello nello spettacolo Gli amici se ne vanno – Le note ineguali di Umberto Bindi

Dopo l’esilarante comicità di Gino Rivieccio che ha infiammato la piazza della Chiesa Nuova, Sabato 1 agosto, alle ore 21, a Nocelle su un palcoscenico sospeso sul mare, Massimo Masiello è protagonista ed anche regista dello spettacolo ““GLI AMICI SE NE VANNO – LE NOTE INEGUALI DI UMBERTO BINDI” di G. Cesario ed Antonio Mocciola, che racconta la storia per troppi anni ignorata dell’artista e dell’uomo Bindi, del quale Masiello è straordinario interprete come attore e come cantante del prestigioso repertorio del cantautore con gli arrangiamenti musicali originali dei Letti Sfatti.

Suoni&Scene
Massimo Masiello
GLI AMICI SE NE VANNO – Le note ineguali di Umberto Bindi
di Gianmarco Cesario ed Antonio Mocciola
Elaborazioni musicali Letti Sfatti
Scene Francesco Esposito
Disegno luci Megaride
Foto di scena: Fiorella Passiante
Regia Massimo Masiello

Capostipite della canzone d’autore, appartenente alla cosiddetta “scuola genovese”, Umberto Bindi all’alba dei “favolosi” anni ’60 aveva già firmato numerosi successi (“Il nostro concerto”, “Arrivederci”), ma, pur essendo solo all’inizio di una sfolgorante e promettente carriera, ecco che improvvisamente qualcosa si inceppa nei meccanismi dello star system nostrano; la televisione gli sbarra le porte, la sua persona non è più gradita, colpevole la sua omosessualità mai rinnegata, la sua vita privata troppo fuori dagli schemi per un’Italia governata dalla chiesa, in cui il delitto d’onore era ancora quello che Germi definì “Divorzio all’italiana”. Purtroppo l’ostracismo durò fino alla sua morte, nei primi anni del XXI secolo, e la sua carriera non si riprese più. Attraverso le sue canzoni e la sua storia, vogliamo raccontare quest’episodio vergognoso di omofobia e razzismo, sperando che la vicenda umana ed artistica di Umberto resti solo un tragico esempio di un’Italia che non c’è più.
Gianmarco Cesario & Antonio Mocciola

“Da piccolo certe melodie mi emozionavano più delle altre, ma l’ingenuità e la sufficienza dell’età, non ti permettono di andare oltre la conoscenza sommaria del cantante. Col tempo cresceva la curiosità, la voglia di conoscere, di sapere; le onde della musica, di certa musica, mi prendevano sempre di più.
Chi era quell’autore capace di suscitare quei sentimenti? Cosa provava mentre si abbandonava alle sue note? Ho cominciato così ad informarmi sulla vita di ognuno di loro, i loro trascorsi; così quando Gianmarco Cesario ed Antonio Mocciola, mi hanno sottoposto questo progetto, ho subito accettato con entusiasmo. La sensibilità di Umberto Bindi è, per alcuni versi, molto vicina alla mia. Ho voluto così, ricreare le atmosfere a me più vicine, quelle dei ricordi, quelle del bianco e nero, quelle della grande musica. Un omaggio ad Umberto Bindi.
Massimo Masiello

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