Qualcosa ancora nello stato funziona….

 Qualcosa ancora nello stato funziona….

“ Dovere..” verbo ormai desueto, confinato nei ricordi di una generazione cresciuta leggendo il libro “Cuore”..
Le Rughe, frazione di Formello di circa 4000 abitanti, sorta intorno agli anni ’60 in quello che nella storia ha rappresentato uno degli ultimi avamposti etruschi dell’Agro Veientano..quel verbo mi viene “sbattuto” in faccia con sincerità e trasporto da un funzionario dello Stato..quel funzionario indossa una divisa da carabiniere, le mostrine lo qualificano come maresciallo comandante della locale stazione..quel verbo come certificazione e testimonianza che lo Stato ancora esiste..
Il semplice espletamento di una pratica burocratica diventa occasione per delle considerazioni molto più ampie sul rapporto tra il cittadino e le Istituzioni.
Lontani dalla retorica e dai proclami politici, è indubbio che, mai come in questi ultimi anni, il rapporto tra lo stato e i cittadini si sia andato deteriorando. Se, come teorizzato da molti, in un immediato futuro lo sviluppo dell’informatizzazione renderà ancora più evidente tale distacco, saranno pochi gli elementi di unione tra queste due fondamentali componenti della civiltà moderna.
Le divisa di quel maresciallo e dei suoi uomini, l’onestà e la professionalità di chi le indossano, rappresentano nel loro piccolo uno dei pochi fili che ancora legano il dialogo ed il riconoscimento reciprocotra queste due realtà.
E allora quella macchina che vigila sulla sicurezza dei nostri figli fuori dalla scuola elementare, quei signori in divisa che scambiano due chiacchere con la gente al bar, rappresentano la prova che non tutto è compromesso, che il “pubblico” non sono soltanto quei signori che timbrano un cartellino in mutande o degli “onorevoli” che per intascare il gettone di presenza lasciano il badge da deputati inserito nel loro scranno..
E allora capisco anche perché quella paletta che mi fa accostare sul bordo della strada per la verifica dei documenti non rappresenta un fastidio ma,anzi, si trasforma in un ringraziamento per degli impiegati pubblici che vigilano sulla nostra sicurezza.
E quel “ci sono anche i carabinieri..”, accompagnato spesso alla descrizione delle bellezze paesagistiche del posto, rappresenta forse il miglior compendio del ruolo e delle qualità messi in mostra da questi servitori dello stato.

Mario Schintu

Mario Orlando

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