Quarto, raid allo stadio Giarrusso: rubati i cavi di rame dall’impianto elettrico

 Quarto, raid allo stadio Giarrusso: rubati i cavi di rame dall’impianto elettrico

Ancora una volta ignoti hanno fatto irruzione con un raid notturni ai danni dello stadio comunale «Castrese Giarrusso» di Quarto: la notte scorsa ignoti sono penetrati nell’impianto sportivo, utilizzato dalla squadra anticamorra della Nuova Quarto per la Legalità confiscata al clan Polverino e dal Quartograd, tranciando i cavi e rubando il rame dell’impianto elettrico. La scoperta è stata fatta pochi minuti fa, attorno alle 9, 30, dai carabinieri della tenenza di Quarto, coordinati dal tenente Leonardo Rosano. Diverse le ipotesi investigative: dal furto compiuto dalla «banda di Rom» a caccia del rame da rivendere al mercato nero, fino a quella – più inquietante – dell’ennesimo messaggio intimidatorio inviato al club che la magistratura ha sequestrato e confiscato appena la scorsa settimana al clan camorristico Polverino, a seguito delle maxi condanne inflitte in primo grado. E a Quarto, comune sciolto per camorra nel 2013 e amministrato da una commissione straordinaria guidata dal prefetto Maria Grazia Nicolò fino al voto previsto il 31 maggio, oggi pomeriggio alle 17.30 è in programma un incontro all’istituto superiore Isis con il magistrato anticamorra Antonello Ardituro, oggi al Csm, e Marco Del Gaudio, pm della Dda di Napoli e oggi membro della Direzione nazionale antimafia: si presenta il libro scritto da Ardituro e dal giornalista Dario Del Porto dal titolo «Lo Stato non ha vinto». «Ci sono indagini in corso, ma certo appare quantomeno singolare che qualcuno mandi in tilt lo stadio della squadra di calcio anticamorra giusto il giorno prima dell’arrivo a Quarto dei pm antimafia Ardituro e Del Gaudio – sottolinea Gigi Cuomo, referente nazionale di Sos Impresa e dirigente della Nuova Quarto Calcio per la Legalità – oggi incontreremo gli studenti e parleremo di lotta alla camorra e a tutte le forme di intimidazione. La nostra battaglia di legalità non si ferma».

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