Quasi un italiano su quattro è stato a dieta per dimagrire nell’ultimo anno

 Quasi un italiano su quattro è stato a dieta per dimagrire nell’ultimo anno

Quasi un italiano su quattro (24%) è stato a dieta per dimagrire nell’ultimo anno a dimostrazione di una crescente attenzione all’alimentazione, con un decisa svolta salutista sulle tavole degli italiani. E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe’ divulgata in occasione dell’obesity day 2017 che si celebra in tutto il mondo ed anche in Italia con diverse iniziative, dalle visite mediche all’educazione alimentare come in Piazza Dante a Napoli con degustazione dell’olio extravergine d’oliva per raccontare il principe della dieta mediterranea. Dopo anni di abbandono è infatti tornata prepotentemente la dieta mediterranea con un aumento record dei consumi che va dal +7% per il pesce fresco fino alla crescita del 6% per la frutta fresca, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Ismea relativi al primo semestre del 2017. Mai così tanta frutta e verdura – spiega la Coldiretti – è arrivata sulle tavole degli italiani da inizio secolo con una netta inversione di tendenza rispetto al passato. Un cambiamento a tavola che – sostiene la Coldiretti – ha consentito all’Italia di collocarsi quest’anno ai vertici della classifica “Bloomberg Global Health Index” su 163 Paesi per la popolazione maggiormente in salute e sana a livello mondiale. Si è infatti ridotto infatti il numero di italiani adulti obesi (9,8%) o in sovrappeso (35,3%), anche il dato resta preoccupante con il 45% della popolazione che è fuori forma fisica, mentre è aumentata la speranza alla vita che ha raggiunto limiti da primato in Europa con 80,6 anni per gli uomini e 85,1 per le donne. La dieta mediterranea fondata principalmente su pane, pasta, frutta, verdura, carne, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari è stata riconosciuta universalmente essere importante per la salute tanto da meritarsi l’iscrizione nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco il 17 novembre 2010. L’apprezzamento mondiale per la dieta mediterranea – spiega la Coldiretti – si deve agli studi dello scienziato americano Ancel Keys che per primo ne ha evidenziato gli effetti benefici dopo aver vissuto per oltre 40 anni ad Acciaroli in provincia di Salerno. La dieta mediterranea riconosciuta dall’Unesco non è solo alimentazione ma – conclude la Coldiretti – un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, tra cui la coltivazione, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo.

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