Ravello, in Villa Rufolo in mostra le “Giostre” di Laura Napoletano

 Ravello, in Villa Rufolo in mostra le “Giostre” di Laura Napoletano

Laura Napoletano - operaL’antica arte della ceramica ancora protagonista a Villa Rufolo. Da sabato 22 novembre e fino all’Epifania, nei suggestivi spazi del Chiostro inferiore del monumento simbolo di Ravello sarà possibile ammirare “Giostre”, un’esposizione di Laura Napoletano. L’artista salernitana aggiunge alla staticità della materia ceramica il movimento e la giocosità delle giostre, delle ruote dando vita a lavori arditi per equilibrio fondendo realismo e sogno, moto e immobilità. Le opere esaltano la terra rossa con tocchi di colore naïve, da circo, da giochi per bambini, da tavolozza di pittori come Mirò e Matisse. Il titolo stesso della mostra contiene diversi significati, rimanda al duello tra cavalie­ri, ai tornei medioevali, alle rievocazioni storiche; fa pensare alle corse, alle giravolte, alle capriole, alle bizzarrie di cavalli scalpitanti, ai bambini che giocano ed esprime la sfida dell’artista: sintetizzare il movimento e la staticità, l’equilibrio e la giocosità delle forme, i colori con la voluttuosità della superficie rugosa dell’argilla.

Le giostre in esposizione nel chiostro di Villa Rufolo sono proprio la rappresentazione di que­sta voglia di danzare in circolo, di elevarsi dalla pesante, sempre più ansiogena, gravità terrestre e quotidiana. Il vernissage della mostra si terrà sabato 22 alle ore 12 presso Villa Rufolo.

Laura Napoletano, è nata a Salerno, dove tuttora vive lavora. Biologa e patologa, dirige nella sua città un laboratorio di analisi cliniche. Coltiva da sempre le sue passioni artistiche, in particolare la pittura e la scultura ceramica. Ha partecipato a numerose mostre e collettive d’arte. Tra queste: Complesso di Santa Sofia, 2010; Tempio di Pomona, 2011 e 2012; Arco Catalano, 2013.

Negli ultimi anni realizza una puntuale trasposizione del suo immaginario artistico nell’u­niverso del gioco. Attraverso la tridimensionalità delle sue giostre ceramiche rappresenta la poesia dell’infanzia e trasporta lo sguardo dell’osservatore in una magica e spensierata atmo­sfera.

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