Sapori in cornice: dal dipinto di Giuseppe Recco al baccalà di Vincenzo Russo

 Sapori in cornice: dal dipinto di Giuseppe Recco al baccalà di Vincenzo Russo

NAPOLI – Prosegue alle Gallerie di Palazzo Zevallos Stigliano la rassegna Sapori in Cornice e sabato 28 febbraio lo chef Vincenzo Russo racconta la tradizione gastronomica campana di stocco, mussillo e coronello partendo dal dipinto “Natura morta con pesci e molluschi” di Giuseppe Recco.

La giornata inizia con una visita guidata alla collezione delle Gallerie di Palazzo Zevallos Stigliano con particolare riferimento alle nature morte del Seicento e prosegue nel monumentale salone a piano terra con una speciale degustazione narrata. Lo chef Vincenzo Russo presenta tre piatti inediti a base di pesce: il coronel tonnè, rivisitazione dell’antipasto piemontese, a cui fanno seguito perle di baccalà in guscio d’ostrica con mayonaise d’acqua di mare e, per finire, una delicata tartare di baccalà e ricci di mare serviti su pietra marina. In abbinamento i vini Katà IGP Catalanesca del Monte Somma Bianco del 2013 e VIPT Vesuvio DOP Rosso Piedirosso del 2012 dell’azienda agricola Cantine Olivella di Sant’Anastasia. Vincenzo Russo si fa portavoce della buona cucina campana, racconta la sua storia e il successo di Baccalaria, raffinata osteria situata nel cuore di Napoli, dove ogni giorno propone una cucina “povera” ma innovativa preparata con ingredienti freschi e genuini.

Ore 11.30 visita guidata al Palazzo e alla collezione.
Ore 12.30 incontro/degustazione con lo chef nel salone centrale a piano terra.

Sapori in cornice, idea e concept di Dipunto Studio, è un invito a vedere l’arte in modo insolito, a viverla e a degustarla con il coinvolgimento di tutti i sensi.
Palazzo Zevallos Stigliano – Affacciato su via Toledo, a Napoli, il monumentale Palazzo Zevallos fu costruito tra il 1637 e il 1639. Nato come dimora nobiliare degli Zevallos, nel 1688 divenne proprietà della famiglia Colonna, poi divenuti principi di Stigliano. A partire dal 1898 la Banca Commerciale Italiana acquistò progressivamente l’intero edificio che venne parzialmente ristrutturato. L’itinerario espositivo, vede la presenza accanto al Martirio di sant’Orsola di Caravaggio, opera della stagione estrema del grande maestro, di oltre 120 opere di ambito napoletano e meridionale (Artemisia Gentileschi, Bernardo Cavallino, Luca Giordano, Francesco Solimena, Francesco De Mura, Gaspare Traversi, Gaspar van Wittel, Anton Smick Pitloo, Giacinto Gigante, Domenico Morelli, Vincenzo Gemito e tanti altri) su un arco cronologico che va dagli esordi del Seicento ai primi anni del Novecento.

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