Scoperto traffico di cuccioli provenienti dall’est Europa: due arresti

 Scoperto traffico di cuccioli provenienti dall’est Europa: due arresti

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Udine durante un dispositivo di controllo del territorio nella nottata odierna hanno individuato e controllato, nel comune di Gonars, un veicolo con a bordo due cittadini di nazionalità rumena. Nel corso del fermo, condotto dai “baschi verdi” della Compagnia della Guardia di Finanza di San Giorgio di Nogaro, i militari si accorgevano che all’interno del bagagliaio erano occultati 12 cagnolini (cuccioli di razza “maltese bichion”) di età inferiore ai due mesi stipati in alcuni scatoloni di cartone. I due cittadini stranieri erano sprovvisti della necessaria documentazione attestante la provenienza e la tutela sanitaria degli animali e, soprattutto, i cuccioli erano (come documentato da un medico veterinario dell’ASL, intervenuto su attivazione dei militari) in pessime condizioni igienico-sanitarie. Ancora, nel corso di ulteriori approfondimenti si accertava che i documenti identificativi degli animali (certificati internazionali veterinari) erano stati falsificati, per ultimo è stato altresì rilevato l’assenza di qualsivoglia documentazione fiscale e, pertanto, il trasporto avveniva commercialmente “a nero”. Come rappresentato in più occasioni da numerose associazioni animaliste il fenomeno dei cuccioli importati clandestinamente in Italia costituisce un mercato illegale che genera fatturati per alcuni milioni di euro in quanto un cagnolino “straniero” vale economicamente fino a 20 volte meno del suo corrispettivo “italiano” rendendo particolarmente lucrosi tale traffico. A livello esemplificativo un cane di razza proveniente da un paese dell’est Europa può essere acquistato a quella sede a 200 euro ma, introdotto in Italia, può incrementare il proprio valore fino a 1500 Euro. In questa 7760_cuccioli22tipologia di commercio gli animali nascono all’estero in allevamenti a conduzione familiare o in vere “fabbriche di cuccioli”, strutture che ospitano decine o centinaia di fattrici per la riproduzione. Una volta raggiunti i 30–40 giorni di età, i piccoli sono caricati su camion o furgoni e trasportati nel nostro Paese in contesti in cui spesso manca il più banale controllo sanitario. Privi delle difese immunitarie, i cuccioli possono quindi contrarre malattie, anche mortali, come il cimurro e la parvovirosi. I 12 cagnolini sono stati sequestrati e affidati dalla Guardia di Finanza a una struttura pubblica nell’attesa di un loro successivo affidamento. I due soggetti stranieri sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Udine per reati di ricettazione, maltrattamento e di traffico illegale di animali da compagnia.

admin

Related post

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *