Uffizi: nuova valorizzazione della Galleria grazie alla donazione di Ferragamo

 Uffizi: nuova valorizzazione della Galleria grazie alla donazione di Ferragamo

È stato siglato questa mattina un importante accordo tra la Soprintendenza per il Polo  Museale Fiorentino e la società Salvatore Ferragamo grazie al quale saranno disponibili risorse per poter intraprendere un importante intervento di adeguamento impiantistico in otto sale della Galleria degli Uffizi, attualmente non disponibili, prevedendone la riapertura nell’arco di un anno  e destinate a ospitare una cinquantina di opere del ‘400 fiorentino. L’accordo è stato firmato, alla presenza del Direttore della Galleria degli Uffizi, Antonio Natali, e davanti ai media, nell’aula dell’ex-Chiesa di San Pier Scheraggio, dal Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino, Cristina Acidini, e dal Presidente del Gruppo Salvatore Ferragamo, Ferruccio Ferragamo. L’ACCORDO – L’atto sottoscritto questa mattina prevede, da parte della società Salvatore Ferragamo, l’erogazione liberale di una somma di denaro (600mila euro) che la Soprintendenza ha deciso di destinare al programma di interventi per il rinnovo di otto sale all’inizio del Terzo Corridoio della Galleria degli Uffizi. Si tratta di lavori di riqualificazione che verranno appaltati secondo le procedure previste dal codice dei contratti pubblici e che si concluderanno presumibilmente nell’arco di 12 mesi. “Alla Salvatore Ferragamo – ha detto il Soprintendente Cristina Acidini – va la massima gratitudine, per aver individuato nella Galleria degli Uffizi la destinataria di un gesto generoso e liberale, in omaggio all’energia ispiratrice dei sommi capolavori dell’arte anche nella creatività odierna”. “Collaborare con le istituzioni culturali e supportarne le attività a promozione dell’arte in tutte le sue forme e manifestazioni – ha affermato Ferruccio Ferragamo, presidente del Gruppo – è nel dna della Maison. Siamo lieti di riportare le sale degli Uffizi alla completa fruibilità, dotandole di una tecnologia particolarmente avanzata e restituendole nella loro bellezza ai cittadini di Firenze e a tutto il mondo”. “In un tempo che vede un progressivo deterioramento delle relazioni – ha aggiunto il Direttore della Galleria, Antonio Natali – è di grande conforto il segno d’affetto che agli Uffizi viene da una celebrata firma fiorentina della moda. Ed è la città tutta a godere della generosità di alcuni suoi figli, che il mondo apprezza per quelle virtù estetiche che Firenze sa ancora tramandare”. PASSATO E FUTURO DELLA “PICCOLA U” – Le sale dalla 25 alla 32 della Galleria degli Uffizi, che con le recuperate 33 e 34 formano una sorta di “piccola U” che origina e termina all’inizio del Terzo Corridoio, ospitavano dipinti del ‘500 fiorentino, veneto e lombardo, da Michelangelo a Lotto. Seguendo il criterio di recupero degli ambienti esistenti attraverso l’adeguamento impiantistico, è stato deciso di intraprendere interventi di diversa natura riguardanti il trattamento dell’aria (condizionatori, deumidificatori), la sicurezza (sensori, barriere a raggi infrarossi, telecamere). ristrutturazione del pavimento dove necessario e rinnovamento dell’impianto di illuminazione. “I lavori di ristrutturazione museografica, in particolare la nuova illuminazione diretta delle opere, lasceranno intatta la facies degli ambienti museali del primo ‘900, caratterizzati da grandi lucernari  a soffitto” ha detto Antonio Godoli direttore del dipartimento di architettura e museografia degli Uffizi e autore del nuovo assetto strutturale delle otto sale nell’ala di ponente-sud dell’edificio vasariano. Questi lavori si svolgeranno fuori dal contesto degli interventi per la realizzazione dei Nuovi Uffizi, anche perché la loro precedente ristrutturazione risale a circa 20 anni fa, cioè in seguito all’esplosione della bomba di via dei Georgofili che danneggiò maggiormente proprio quest’ala del complesso vasariano. Riprendendo il colore che caratterizza le sale degli Uffizi sin dalla numero 20 (che ospita opere, tra gli altri, di Andrea Mantegna, Jacopo Bellini e Antonello da Messina) anche dalla 25 alla 32 sarà il verde il leit motiv cromatico. A fine lavori, le sale recuperate saranno dedicate al ‘400 fiorentino e ospiteranno circa 50 opere, un terzo di cui provenienti dalle stanze della riserva del museo. Curato da Daniela Parenti (Direttore del dipartimento pittura del Medioevo e primo Rinascimento degli Uffizi), il nuovo allestimento prevede dipinti di Ghirlandaio e Baldovinetti nella 25, di Cosimo Rosselli, Jacopo del Sellaio e di pittori delle botteghe fiorentine nella 26, di Filippino Lippi nella 27, di Piero di Cosimo e altri nella 28, di Perugino nella 29, di Lorenzo di Credi nella 30 e di Luca Signorelli nella 31 e 32.
LA SOCIETÀ FERRAGAMO – Salvatore Ferragamo, marchio simbolo dello stile italiano, mette a disposizione della Soprintendenza per il Polo Museale Fiorentino una somma considerevole che sarà utilizzata a vantaggio di uno dei più famosi gioielli museali, la Galleria degli Uffizi, per proseguire la propria consolidata tradizione di mecenatismo e rinsaldare quella collaborazione virtuosa fra pubblico e privato che rappresenta oggi uno degli asset strategici per la valorizzazione dell’ineguagliabile patrimonio culturale italiano. Sin dalle sue origini, la maison fiorentina si è contraddistinta per l’abilità nel coniugare la migliore tradizione artigianale con la sperimentazione e l’innovazione nelle tecniche produttive e nello stile, creando prodotti di lusso altamente rappresentativi del Made in Italy nel mondo. Parte integrante della storia e dell’immagine del marchio è da sempre il suo intenso dialogo con il mondo dell’arte, del cinema e della cultura in generale. Conquistato dal ricchissimo background artistico e artigianale fiorentino, al suo ritorno dagli Stati Uniti nel 1927 Salvatore Ferragamo scelse, non a caso, di stabilirsi nella città del Giglio, dove fondò la propria azienda e diede il via a un intenso sodalizio con il territorio. Le collezioni del brand, sintesi riuscita di tradizione e genio creativo tutti italiani, ancora oggi valorizzano materiali caratteristici del territorio fiorentino, come il pizzo di Tavarnelle, la paglia e la rafia, molto amati dal fondatore. La crescita dell’azienda e l’evoluzione del marchio devono dunque molto alla ricchezza culturale e artigianale del territorio toscano, e in particolare di Firenze. Dopo il contributo a vari interventi di restauro in piazza e sul Ponte Santa Trinita, dopo il sostegno a numerose operazioni culturali, dopo aver felicemente intrapreso nel 2013 la collaborazione con la Sezione Didattica del Polo Museale Fiorentino per l’iniziativa rivolta alle famiglie denominata “Musei da favola”, la Salvatore Ferragamo ha voluto una volta di più ripagare questo debito di riconoscenza e celebrare il legame con la città e i suoi abitanti facendo un’importante  donazione grazie a cui sarà finanziato il restauro di otto sale della Galleria degli Uffizi.
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