Antimafia, bufera sulla Bindi: De Luca tra impresentabili 13 sono campani

 Antimafia, bufera sulla Bindi: De Luca tra impresentabili  13 sono campani

È formata da 16 nomi la lista dei candidati «impresentabili» alle prossime regionali appena resa nota oggi dalla Commissione parlamentare Antimafia presieduta da Rosy Bindi, al termine dell’Ufficio di presidenza e della seduta plenaria della Commissione. I nomi appartengono a candidati nelle regioni Puglia (4) e Campania. C’è anche il candidato presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nella lista degli impresentabili della commissione Antimafia. L’Antimafia segnala che dagli atti trasmessi dal procuratore della Repubblica di Salerno risulta che pende un giudizio a carico di De Luca, nel procedimento per il reato di concussione continuata commesso dal maggio 1998 e con «condotta in corso» (e altri delitti, quali abuso d’ufficio, truffa aggravata, associazione per delinquere). La prossima udienza è fissata per il 23 giugno 2015. La procura di Salerno ha comunicato, con una nota del 25 maggio 2015, che l’imputato De Luca «ha rinunciato alla prescrizione relativamente ai delitti per i quali era maturato il relativo decorso».

In Campania, 9 nomi fanno capo a liste che sostengono il governatore uscente Stefano Caldoro; 4 al suo principale sfidante Vincenzo De Luca. Si tratta di: Ambrosio Antonio, Passariello Luciano, Ladisa Fabio, Nappi Sergio, De Luca Vincenzo, Errico Fernando, Lonardo Alessandrina, Plaitano Francesco, Scalzone Antonio, Viscardi Raffaele. Casi di prescrizione per reati rientranti nel codice con giudizio definitivo: Elefante Domenico, Palmisano Enzo, Copertino Giovanni. Casi di assoluzione per reati rientranti nel codice con giudizio ancora pendente: Oggi ano Massimiliano, Grimaldi Carmela. Casi di condanna per reati rientranti nel codice con giudizio ancora pendente: Gambino Alberico. Tra questi, dunque, non ci sono soltanto nomi sconosciuti ma anche lo stesso Vincenzo De Luca e la moglie di Clemente Mastella Sandra Lonardo. Il nominativo di Biagio Iacolare, candidato Udc a Napoli, presente in un primo momento nella sezione degli “impresentabili” è stato poi cancellato. Lo afferma in una nota la Commissione Antimafia, che ha accertato che, come scrive il suo legale, la sentenza di proscioglimento per prescrizione emessa dal GUP del Tribunale di Napoli è stata annullata senza rinvio dalla Corte suprema di Cassazione – VI Sezione penale – con pronuncia del 24.3.2015 con la formula «perchè il fatto non è previsto dalla legge come reato», con una recente sentenza di cui è stato reso noto il dispositivo ma non sono state ancora depositate le motivazioni. Non sono stati aggiornati i registri giudiziari che hanno fornito i dati alla Commissione.
BINDI: NESSUNA INTERFERENZA CON LE ELEZIONI. “Abbiamo voluto offrire solo chiarezza – ha detto Rosy Bindi – non c’è un precedente di un lavoro simile fatto in poco tempo. Che sia un appello alle forze politiche: con il codice di autoregolamentazione non dichiariamo l’incandidabilità e l’ineleggibilità di nessuno. Vogliamo soltanto dire ai cittadini qual è la qualità del personale politico che andranno a votare. Comunichiamo questi dati l’ultimo giorno proprio perchè non vogliamo entrare nella competizione elettorale. Questo è stato un lavoro molto impegnativo, sono state vagliate circa 4 mila candidature”. Lo ha detto il presidente della Commissione parlamentare Antimafia Rosy Bindi. “La precedente commissione fece lo stesso lavoro ma dopo le elezioni e impiegando un anno. Abbiamo svolto questo lavoro in meno di un mese: in questo paese la campagna elettorale inizia con la presentazione delle liste. In Italia non esiste un casellario giudiziario nazionale ma ce ne sono circa 110. Questa è una fotografia. Nessuno si è scandalizzato in questo mese per le tante calunnie, illazioni uscite sulla stampa. Fanno meno paura tante calunnie che non dato di chiarezza”.
DE LUCA QUERELA ROSY BINDI. Vincenzo De Luca denuncia Rosy Bindi per diffamazione e la sfida a un pubblico dibattito per sbugiardarla. Lo si apprende dallo staff di De Luca. «Nessuna iniziativa è stata presa in modo autonomo dalla presidente Bindi». Così il presidente Commissione Antimafia Rosy Bindi sulle critiche che le sono state mosse. «L’Ufficio di presidenza, allargato ai capigruppo, ha condiviso tutte le procedure nelle diverse fasi del percorso di verifica, dando pieno mandato alla presidente di concludere il lavoro».

Mario Orlando

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