Botti illegali, bombe Pipita e don Rafè : 5 tonnellate sequestrate in 15 giorni

 Botti illegali, bombe Pipita e don Rafè : 5 tonnellate sequestrate in 15 giorni

Quasi finito l’anno ed è tempo di bilanci, questa volta per il lavoro svolto per il contrasto ai botti illegali, che i militari dell’arma dei carabinieri in solo 15 giorni di controlli e indagini hanno portato al sequestro di circa cinque tonnellate di fuochi artificiali illegali. Trenta persone sono state denunciate, e per undici di botti(14)questa festa di capodanno la passeranno in carcere. Tra il materiale recuperato dai militari e distrutto dagli artificieri dell’arma, i fuochi più pericolosi sono risultati le cosiddette bombe “babà” da mortaio; i cosiddetti “rendini” “el pipita” (che è il soprannome dell’attaccante argentino del Napoli Gonzalo Higuain) e bombe non convenzionali, chiamate “don rafé” (come l’attenatore degli azzurri Rafael Benitez), del peso di circa 10 kg. A queste “primizie” si aggiungono migliaia di “cipolle”, “rendini”, “tronetti”, “lampetti”, “batterie napoletane” (tante mini cipolle collegate insieme con un’unica miccia). Numerosi anche i fuochi di IV e V categoria, tutto spesso detenuto incoscientemente in abitazioni o depositi e garage comunque adiacenti alle abitazioni. L’azione di repressione, informa il comando provinciale dei carabinieri di Napoli, attraverso una nota, continuerà incessante fino all’ultimo minuto l’attività dei militari contro la produzione e la commercializzazione dei “botti killer”. Non mancherà l’azione preventiva e quella informativa sui rischi a cui si espone chi decide di festeggiare il Capodanno rischiando di finire in ospedale. Nelle ultime 12 ore, i carabinieri, nel quartiere di Secondigliano a Napoli, che hanno fermato un uomo di 30 anni alla guida di un furgone Fiat Doblò con a bordo un carico di 50 kg di fuochi pirici (IV e V categoria); a Scampia, un 39enne è stato denunciato perché trovato con 40 kg di fuochi pirici di genere proibito. In provincia di Napoli, a Giugliano in Campania, un giovane di 20 anni, è stato sorpreso in strada mentre vendeva fuochi pirici di IV e V categoria, sequestrati circa 10 kg di materiale. Sempre in provincia di Napoli, nel comune di Melito di Napoli, 4 persone sono state denunciate perché vendevano senza autorizzazione fuochi pirici di sulle strade cittadine, sequestrati circa 70 kg di materiale pirotecnico di v categoria. A Casoria (Napoli) un 31enne di Pianura è stato denunciato perchè aveva nella sua abitazione circa mezzo quintale di materiale esplodente (IV e V categoria). A Casavatore, un 20enne del luogo, denunciato per il possesso di circa 40 kg fuochi pirici di IV e V categoria detenuti nel garage di casa. A casandrino, un 33enne denunciato con 25 kg di fuochi pirici di IV categoria; a Casalnuovo un 26enne sorpreso con circa 20 kg di fuochi pirici di V categoria; a Torre del Greco, due giovani di 23 e 22 anni arrestati per concorso in detenzione di materiale esplodente, avevano nel garage ad uso comune 170 rendini e 20 cipolle per un peso complessivo di circa 20 kg; a Gragnano sono stati arrestati padre e figlio, g.d. 46enne e g.d. 23enne: in un box adiacente alla loro abitazione i due detenevano il loro piccolo arsenale di fuochi per fine anno: 120 bombe non convenzionali confezionate artigianalmente e fuochi pirici di IV e V categoria, per un peso complessivo di circa 60 kg.

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