Cancello e Arnone, chiedevano soldi a due imprenditori per i detenuti: arrestati

 Cancello e Arnone, chiedevano soldi a due imprenditori per i detenuti: arrestati

Operazione di notifica da parte della Squadra Mobile di Caserta insieme alla della Sezione distaccata di Casal di Principe ha eseguito un decreto di fermo emesso dalla Procura della Repubblica-Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, in relazione al reato di tentata estorsione aggravata dalla metodologia mafiosa, nei confronti di due pregiudicati, un uomo di di 51 anni, e un uomo di 36 anni. La misura precautelare è frutto di un’indagine, coordinata dalla Dda partenopea, che ha svelato un tentativo di estorsione, nelle scorse settimane, da parte degli arrestati in danno di due imprenditori, padre e figlio, titolari di una società di costruzioni edili impegnata nella realizzazione di 90 alloggi di edilizia a canone sostenibile in Cancello e Arnone, nel casertano. Secondo quanto appurato, il 51enne, presentandosi a nome del clan dei Casalesi-gruppo Bidognetti, avrebbe rivolto ai due imprenditori, titolari anche di un caseificio, la richiesta di una imprecisata somma di denaro da destinare ai bisogni dei carcerati dell’organizzazione camorrista. Nonostante l’iniziale rifiuto delle vittime, che avevano eccepito che il complesso immobiliare non era stato ancora realizzato e, quindi, nessun appartamento era stato ancora venduto, il 51enne, accompagnato dal 36enne e da un terzo affiliato, che risulta indagato per gli stessi fatti in quanto già detenuto, tra luglio e agosto scorsi aveva insistito nella pretesa del pagamento del pizzo, in coincidenza della canonica scadenza di ferragosto. Le indagini sono state sviluppate soprattutto dalle attività di intercettazione ambientale che hanno permesso di ricostruire nei dettagli le fasi delle richieste estorsive, dalla spasmodica ricerca delle vittime ai sopralluoghi presso la loro azienda. Infatti, le vittime si sono decise ad ammettere le minacce di cui erano oggetto solo di fronte alle inconfutabili contestazioni dei poliziotti. Secondo recenti acquisizioni investigative, nell’ultimo periodo, il 51enne aveva assunto la guida della fazione Bidognetti, gestendone le attività estorsive sul litorale domitio.

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