COA Napoli nord per Nasrin Sotoudeh: “Prossima sessione congressuale” intitolata all’avvocato iraniano

 COA Napoli nord per Nasrin Sotoudeh: “Prossima sessione congressuale” intitolata all’avvocato iraniano

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord esprime solidarietà nei confronti della Collega iraniana Nasrin Sotoudeh, che da fonti di stampa risulta essere stata condannata dal Tribunale di Teheran alla pena di 33 anni di carcere ed a quella ulteriore di 148 frustate, tra gli altri, per i reati di “incitamento alla corruzione e alla prostituzione“ e di “commissione di un atto peccaminoso (…) essendo apparsa in pubblico senza il velo”.

Il Giudice ─ in applicazione dell’art. 134 del codice penale iraniano, che consente l’innalzamento della pena rispetto a quella massima prevista, laddove l’imputato abbia più di tre imputazioni a carico ─ ha discrezionalmente irrogato il massimo della pena per ognuno dei 7 capi d’accusa formulati a carico della Collega, 29 anni in tutto, aggiungendovi altri 4 anni e portando, così, la condanna a 33 anni.

La sentenza si aggiunge alla condanna a 5 anni già inflitta nel settembre 2016, al termine di un altro processo, per complessivi 38 anni di prigionia.

“Nasrin Sotoudeh – spiega il COA di Napoli Nord – già arrestata nella propria abitazione il 13 Giugno 2018, è attualmente detenuta nel carcere di Teheran. Nella vita professionale la valorosa Collega si è opposta fermamente alla pena di morte ed ha difeso oppositori politici e donne iraniane che avevano tolto il velo per protesta contro l’obbligo imposto di doverlo indossare. L’Avvocato Sotoudeh ha preso, altresì, posizione contro l’applicazione di una nota aggiuntiva all’art. 48 del codice penale iraniano, che nega il diritto di nominare un Avvocato di fiducia alle persone imputate di determinati reati (contro la sicurezza nazionale o internazionale, per crimini politici e mediatici), obbligandoli a nominare unicamente difensori inseriti in una lista approvata dalla stessa Autorità giudiziaria, che, per l’Ordine di Teheran, è composta incredibilmente soltanto da 20 nominativi su circa 20.000 iscritti”.

Proprio per il suo costante impegno a tutela dei diritti e delle libertà, Nasrin Sotoudeh è stata insignita, nel 2012, del Premio Sakharov del Parlamento Europeo per la libertà di pensiero ed è stata decretata vincitrice del Premio Trarieux 2018, conferito ogni anno a un Avvocato che si sia distinto in modo particolare per la difesa dei Diritti Umani.

“Tale condanna – stigmatizza l’Ordine – che è la più severa inflitta negli ultimi anni contro i difensori dei diritti umani in Iran è correlata all’espletamento, da parte della Collega Nasrin Sotoudeh, della sua attività di Avvocato e all’esercizio dei doveri professionali di difesa delle libertà e dei diritti fondamentali, in particolare, nei confronti dei più deboli, degli oppositori, degli attivisti, dei detenuti condannati per reati commessi quando erano minorenni, delle donne e contro la pena di morte”

Il Presidente del COA di Napoli nord Gianfranco Mallardo propone di chiedere che la sessione congressuale che si terrà a Roma ad Aprile sia simbolicamente intitolata alla valorosa Collega oggi simbolo dei tutti gli avvocati che si battono nel modo per garantire i diritti e le libertà.

Il Consiglio, dal canto suo, all’unanimità condanna fermamente la violazione dei diritti della difesa, la punizione inflitta all’Avvocato Nasrin Sotoudeh, l’utilizzo dei poteri discrezionali da parte dell’Autorità giudiziaria iraniana per elevare la pena massima ai fini di assicurare una condanna esemplare, esprimendo poi il massimo disprezzo per l’uso delle punizioni corporali.

“Il Consiglio – si legge in una delibera – ritenendo che non sia tollerabile da parte di chiunque il calpestio del diritto di difesa e l’oltraggio alla libertà ed alla persona del difensore, esorta le istituzioni europee e quelle italiane e, in particolare, il Presidente della Repubblica Italiana, il Presidente del Consiglio, il Ministro della Giustizia, il Ministro degli Esteri, ad intervenire urgentemente e con fermezza presso le Autorità iraniane per chiedere che sia disposto l’immediato ed incondizionato rilascio e la cessazione di ogni vessazione, ritorsione e persecuzione nei confronti della valorosa Collega, così come di tutti i difensori dei diritti umani e di tutti gli Avvocati che sono vittime della repressione del regime di Teheran”.

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