Si presenta con una visione innovativa e concreta Toga e Futuro, l’unica lista nell’ambito dell’Ordine degli Avvocati di Napoli ad aver già predisposto ben 18 bozze di mozione e a indicare con chiarezza il proprio candidato in OCF per il prossimo Congresso Nazionale Forense.
Il cuore della proposta è infatti un innovativo meccanismo di partecipazione diretta, in linea con la tematica congressuale che riguarda proprio le nuove tecnologie ed il rapporto con l’avvocatura: attraverso il sito www.togaefuturo.it, ogni iscritto può proporre istanze e suggerimenti che verranno esaminati dai candidati della lista per la definizione di nuove bozze di mozione. Un esperimento di democrazia partecipata che segna un cambio di passo rispetto alle logiche tradizionali.
A guidare la squadra, che annovera tra i componenti l’ex presidente dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Immacolata Troianiello, è l’avvocato Pasquale Altamura, che sottolinea:
«Toga e Futuro si affaccia a questa competizione elettorale con un progetto chiaro e partecipato: siamo l’unica aggregazione che propone contenuti precisi, già tradotti in 18 bozze di mozione, e una candidatura forte per l’OCF. Vogliamo riportare l’avvocatura al centro del dibattito nazionale, con proposte concrete e una modalità nuova di coinvolgimento dell’elettorato. Ad impreziosire la compagine l’avv. Roberto Arcella tra i più accreditati avvocati italiani esperti di processo telematico ed intelligenza artificiale»
Un segnale forte anche sul fronte della parità di genere: nella composizione della lista, le avvocatesse superano numericamente gli avvocati. «Crediamo in un’avvocatura inclusiva, dove tutte le voci possano trovare spazio e non accettiamo nessun tipo di logica di palazzo continuando ad avere l’appoggio anche di chi, come l’avv. Sabrina Sifo, suo malgrado è stata costretta a ritirare la propria candidatura», affermano i promotori.
Toga e Futuro si propone così come uno spazio plurale, aperto e propositivo, per costruire insieme un futuro più autorevole e incisivo per l’avvocatura napoletana, perché un’avvocatura sana si traduce in una giustizia più efficiente ed equa per i cittadini.