Fondazione Ravello e CNR assieme per la valorizzazione del patrimonio culturale

 Fondazione Ravello e CNR assieme per la valorizzazione del patrimonio culturale

Fondazione Ravello e CNR danno vita a una nuova partnership per implementare e potenziare il collaudato modello di gestione dei beni culturali della “Città della Musica”. Dopo gli accordi con Hp Italia, che dal 2010 ha trasformato Villa Rufolo in un modello di hi-tech grazie a un impianto di videosorveglianza e telecontrollo, ed i protocolli d’intesa con le facoltà di Agraria della Federico II e di Conservazione dei Beni Culturali dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, che hanno prodotto due importanti studi sui giardini del monumento e sul recupero della torre maggiore dove saranno realizzati un polo museale nel quale reale e virtuale si fonderanno grazie alle nuove tecnologie, è stato siglato ieri (9 luglio) a Roma un nuovo accordo di collaborazione tecnico-scientifica tra Fondazione Ravello e Consiglio Nazionale delle Ricerche per la promozione di attività congiunte di valorizzazione del patrimonio culturale. A stipulare l’intesa, dopo diversi mesi di interscambi, incontri e sopralluoghi fra il Segretario Generale della Fondazione Ravello, Secondo Amalfitano e ricercatori del CNR, sono stati il presidente della Fondazione, on. Renato Brunetta, e il presidente del CNR prof. Luigi Nicolais. “Siamo orgogliosi di questo accordo perché premia il lavoro costante che abbiamo avviato da diversi anni. – ha sottolineato Secondo Amalfitano – Villa Rufolo è un’eccellenze italiana tra i monumenti e lo deve essere anche come modello di gestione e di risultati. Abbiamo lavorato a stretto contatto con professionisti di prim’ordine, quali per esempio il prof. Marco Conti, Dirigente di Ricerca dell’Istituto di Informatica e Telematica del CNR, e l’accordo è il suggello al nostro lavoro. Anche per questo, come per tutti gli altri annunci, seguiranno i fatti”. L’accordo, che si propone di promuovere l’utilizzo delle nuove tecnologie utili alla tutela del patrimonio culturale e le relative iniziative concernenti l’educazione al rispetto del medesimo patrimonio culturale, artistico e naturalistico del Paese in coerenza con le politiche dell’Unione Europea, ha l’intento di inserirsi tra le attività previste in “Horizon 2020”, che si affiancano al programma “Europa Creativa”, dedicato in modo specifico alle industrie culturali e creative. E in questo solco entrano a pieno titolo sia il Ravello Festival che Villa Rufolo. Il principale monumento della città, sotto la direzione di Amalfitano, è diventato un modello di efficienza oltre che di virtuosa rivitalizzazione del bene culturale stesso per effetto dell’impiego proprio delle nuove tecnologie. Esempio il suggestivo progetto “Mille anni di Magia” che attraverso proiezioni mappate e ologrammatiche ha ricostruito fatti, storie e personaggi che hanno caratterizzato il sito monumentale negli ultimi dieci secoli. L’intesa con il Cnr, che si basa su criteri di promozione ed incentivo della ricerca, mira principalmente alla promozione di progetti innovativi in grado di generare valore e sviluppare nuovi modelli di business per la diffusione, la valorizzazione e tutela della cultura, in particolare coinvolgendo nuovi bacini di utenza, creando reti di professionalità (ricercatori, studenti, specialisti dell’ICT e professionisti culturali) e rendendo accessibile questo medesimo patrimonio culturale, anche in forma digitale ed in modo sostenibile. “Con questo accordo l’intera rete scientifica del CNR potrà essere coinvolta nell’azione di sostegno, valorizzazione, salvaguardia e conoscenza dei beni di interesse artistico e storico situati nell’area del Comune di Ravello.” – così il Presidente del CNR, Luigi Nicolais, che ha proseguito – “L’accordo prevede diverse tipologie di azioni tutte finalizzate a costruire, attraverso un uso ampio della scienza e della tecnologia più avanzate, originali opportunità di sviluppo per il territorio. L’idea che accomuna il CNR e la Fondazione Ravello – ha poi sottolineato – è fare della bellezza, dei luoghi, dei manufatti, delle culture e delle relazioni, trampolino della crescita economica e sociale. È una sfida ambiziosa e coinvolgente aperta ai giovani e, con loro, al futuro”. Tra le finalità dell’intesa un’azione di supporto alla crescita complessiva del settore della ricerca in merito ad innovative tecnologie da impiegarsi nella tutela e nella salvaguardia della cultura. “È l’accordo fra due eccellenze che il mondo riconosce all’Italia! Fondazione Ravello e CNR intendono dare il loro contributo per la tutela, la valorizzazione e la gestione dei Beni Culturali. – ha dichiarato il presidente Renato Brunetta – Questo è lo stile Fondazione Ravello, questo è il modo migliore per rendere concreti e attuare gli enunciati dello Statuto e la volontà degli Organi, questo è il nostro modo di dare a Ravello quello che merita”. A garantire l’operatività dell’intesa sarà un Comitato di indirizzo composto di sei membri che avranno il compito di definire i temi programmatici oggetto dell’Accordo Quadro la cui durata sarà di cinque anni a decorrere dalla sua sottoscrizione e potrà essere rinnovato per un uguale periodo mediante ulteriore atto scritto tra le parti.

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