Giunge oggi al termine la 55° edizione del Salone Nautico di Genova con un bilancio più che positivo

 Giunge oggi al termine la 55° edizione del Salone Nautico di Genova con un bilancio più che positivo

Ottimismo. Soddisfazione. Partecipazione. Si può riassumere con queste tre parole la 55° edizione del Salone Nautico di Genova. Un Salone che conferma – anzi supera – le grandi aspettative della vigilia, tra l’entusiasmo di operatori, organizzatori e visitatori. “Abbiamo ripreso a vendere, non solo a promuovere. La soddisfazione è trasversale a tutti i segmenti del comparto. Gli italiani hanno ricominciato a comprare barche di tutte le dimensioni e questa è stata una sorpresa assoluta”. Sono queste le dichiarazioni con cui Carla Demaria, Presidente di UCINA Confindustria Nautica, traccia il bilancio della seigiorni ligure.
Le fa eco Anton Francesco Albertoni, Presidente de I Saloni Nautici: “Il Salone Nautico 2015 è il secondo ad essere organizzato da I Saloni Nautici SpA. Il suo progetto ha interpretato al meglio le esigenze degli operatori e le richieste degli associati Ucina per migliorare ancora una volta la manifestazione. L’obbiettivo è stato raggiunto: il Salone è tornato ad essere il luogo dove si vendono le barche, gli accessori e i servizi che gravitano interno alla nautica. E infatti sono proprio le imbarcazioni vendute durante il Salone Nautico che hanno richiesto di potersi fermare nella darsena dei Saloni Nautici”.
La manifestazione ha accolto nel capoluogo ligure 760 espositori (65% Italia, 35% estero) e 115.180 visitatori (+ 5,4% rispetto ai visitatori dello scorso anno) provenienti da tutto il mondo che hanno potuto ammirare, attraversando i 200 mila metri quadrati a disposizione, le oltre 1000 imbarcazioni, numero che, rispetto allo scorso anno, segna la crescita importante del 20% delle barche esposte in acqua.
Il Salone Nautico di Genova ha consolidato ulteriormente il suo ruolo strategico per la promozione del Made in Italy e si conferma punto di riferimento della nautica a livello mondiale: non è un caso, infatti, che l’interesse dei media e degli operatori verso la manifestazione si sia rivelato così alto: oltre 1300 giornalisti e collaboratori italiani ed esteri accreditati, migliaia di operatori esteri tra cui 140 tra i più importanti influencer da 36 paesi (+27% rispetto al 2014) selezionati con ITA agenzia ICE.
Il nuovo format della manifestazione ha dato importanti riscontri: grande successo della “sea experience” che ha permesso di effettuare prove in mare portando a bordo oltre tremila persone. La passione per il mare ha “contagiato” anche i giovanissimi grazie al progetto Navigar m’è dolce, iniziativa di UCINA Confindustria Nautica in collaborazione con FIV, Federazione Italiana Vela, che ha coinvolto 1300 ragazzi tra prove in mare e laboratori didattici.

Tra le migliaia di visitatori che hanno potuto ammirare da vicino le barche che hanno partecipato alla Volvo Ocean Race, 240 fortunati hanno potuto navigare in regata come ospiti sulle due barche presenti, tra cui sponsor e giornalisti. “La partecipazione della Volvo Ocean Race alla 55° edizione del Salone Nautico di Genova è stata un successo a tutti i livelli. Team SCA e Team Vestas Wind hanno potuto navigare in condizioni eccellenti durante tutta la settimana, garantendo un’esperienza davvero unica a bordo dei VOR 65 a molti ospiti importanti – ha dichiarato Karin Bäcklund, direttore commerciale di Volvo Ocean Race – anche a terra tutto ha funzionato al meglio, con strutture eccellenti, soprattutto la nostra hospitality lounge, dalla cui terrazza si poteva ammirare lo spettacolo del Salone. Lo staff che ci ha aiutato nel corso della manifestazione è stato di grande livello, ci hanno assistito in ogni cosa, incluso il catering e l’accoglienza nelle nostre attrazioni. Il Dome e la Cross Section hanno totalizzato insieme oltre 20 mila visite. Alla conferenza con il CEO Knut Frostad, cui sono intervenuti giornalisti da tutto il mondo”.

Il Salone si è dimostrato pronto ad ricevere i visitatori con grande ospitalità, migliorando ancora una volta la qualità dei servizi: la collaborazione con Eataly ha portato tra le banchine l’eccellenza del cibo italiano, sempre molto apprezzato.

Gli altri importanti numeri della manifestazione nautica:
· 80 convegni e workshop

· 1.015 press meeting

· 481 incontri B2B e dealers meeting dentro il Salone

· 20 eventi, 7 mostre, 1 serata dedicata allo shopping in città e l’apertura straordinaria dei negozi alla domenica, grazie al ricco programma di GenovaInBlu, reso ancora più godibile grazie al servizio navetta messo a disposizione da Camera di Commercio di Genova

· 10 ospiti e un totale 22.045 euro raccolti per il finanziamento di una borsa di studio di ricerca durante l’evento inaugurale del Salone, una serata charity a favore dell’Istituto Giannina Gaslini.

La 55° edizione si conferma essere la più “social” di sempre: straordinari i numeri riportati dalle visite del nuovo sito www.salonenautico.com e ancora di più i dati registrati dalla pagina Facebook, grazie anche al successo della campagna #conquistiamoilsalone: 50.380 fan della pagina, che significa un +103% di fan rispetto a giugno (momento di lancio della campagna) , di cui 50.000 acquisiti nella settimana di Salone, oltre a 33.000 like, 2.000 commenti e 6.000 condivisioni.
Grande riscontro ha ottenuto anche il progetto Navigare in Famiglia di UCINA e notevole richiesta per i posti barca che saranno disponibili nella Darsena Grande, con un centinaio di manifestazioni di interesse di diportisti che vorrebbero lasciare la loro barca a Genova, che hanno acquistato durante questo Salone tra quelle esposte.

Arrivederci ai prossimi appuntamenti:

1-10 aprile, Salone dell’usato – Genova
21-25 aprile, Evento a Venezia
20-25 settembre, 56° Salone Nautico – Genova

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Le dichiarazioni dei protagonisti

Carla Demaria (Monte Carlo Yacht)
“Alla soddisfazione che provo in quanto Presidente UCINA Confindustria Nautica per i calorosi apprezzamenti ricevuti da moltissimi, Soci e non, per i risultati evidenti di questa edizione del Salone, unisco quella di espositore per Monte Carlo Yachts: oltre alla vendita di un 86 piedi, sono in corso serie negoziazioni anche sugli altri modelli. Se a questi risultati si aggiungono le vendite di un Sanlorenzo 112, di un Amer 94 si può affermare che il vento è cambiato anche per i super yacht”.

Barbara Amerio (Amer Yachts)
“Gli italiani sono tornati a essere acquirenti, non a caso abbiamo venduto un 94 piedi a un connazionale. Abbiamo avuto contatti con molti media stranieri: per le TV, in particolare, le emittenti russe, asiatiche e la stampa internazionale. Ci ha anche giovato la nostra posizione vicino a cantieri che hanno deciso di non portare il top di gamma ritenendo che Genova non fosse la vetrina giusta”.

Massimo Mariotti (Gruppo Beneteau)
“Il trend è sicuramente in crescita, è basato su un ampio mix di prodotti, mentre negli scorsi anni le vendite si concentravano su pochi modelli. Nei primi giorni non andati molto bene le piccole barche a motore e poi sono decollate le vendite nelle misure medie a motore e la vela. Anche questo è un segno importante perché era il settore più chiuso durante la crisi”.

Fabio Planamente (Cantieri Del Pardo)
“Nella darsena dedicata alla vela c’era da subito un cauto ottimismo e poi ho constatato che tutti hanno venduto. Per quanto riguarda il Cantiere Del Pardo abbiamo registrato un ottimo andamento, con visitatori italiani, inglesi, francesi, svizzeri, un po’ meno del solito i tedeschi. Il nostro modello 46 piedi ha riscosso grande successo”.

Piero Formenti (Zar Formenti)
“Abbiamo registrato un incremento del 20% delle vendite. Non è aumentato il numero di nazioni da cui provengono i nostri clienti, già piuttosto ampio, ma invece sono tornati gli acquirenti italiani che avevamo perso negli scorsi anni”.

Umberto Capelli (Cantieri Capelli)
“Posso confermare con decisione la presenza di clienti di maggiore qualità: lo dimostra una generale minore attenzione al prezzo, a fronte di una crescente attenzione al prodotto. Meno curiosi e molti più visitatori tecnicamente preparati. Questo è un dato positivo”.

William Breventani (Ribitaly)
“Devo ammettere che ci siamo trovati un poco impreparati a cogliere la ripresa, anche perché la crisi ha devastato le reti di vendita: dobbiamo ripartire dalla formazione dei venditori. Arrivano clienti molto informati, che su Internet hanno scoperto caratteristiche delle nostre barche e delle concorrenti. Questo è un altro sintomo di cambiamento del mercato”.

Maurizio Selva (Selva Marine)
“Al Salone c’è stato rinnovato interesse del pubblico per il fuoribordo, forse inatteso, tanto da trovare i dealer persino impreparati a fronteggiare la nuova domanda. E’ un momento da cogliere che forse deve anche spingerci a un cambiamento nei rapporti con la clientela”.

Anton Francesco Albertoni (Veleria San Giorgio)
“Come operatore ed espositore devo riconoscere che non c’è mai stata tanta affluenza di pubblico come quest’anno, da quando gli accessori sono esposti al secondo piano del Padiglione Blu, dove il pubblico arriva con curiosità”.

Andrea Razeto (Razeto e Casareto)
“Confermo le impressioni dei miei colleghi che si occupano di accessori ed espongono nel B superiore: ci sono state maggiori presenze qualificate e soprattutto molti buyers esteri”.

Roberto Perocchio (Assomarinas)
“Molti visitatori sono venuti a chiedere informazioni, cercando di capire disponibilità e costi di un posto barca più grande dell’attuale in vista di un possibile cambio di barca, dandoci la netta e concreta sensazione di un vento nuovo in tutto il settore”.

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