Il Conservatorio di Napoli ha celebrato l’anniversario della Grande Guerra

 Il Conservatorio di Napoli ha celebrato l’anniversario della Grande Guerra

Nella Sala Scarlatti del Conservatorio, si e svolta la manifestazione conclusiva per le Commemorazioni per il Centenario della Grande Guerra 1916-1918, con un concerto dell’Orchestra di Fiati, Coro e solisti del San Pietro a Majella, con musiche legate a temi d’ispirazione patriottica, da La Leggenda del Piave di Mario al ‘Va Pensiero’ da Nabucco di Verdi, con selezioni da opere di Bellini (I Puritani, Norma) e ancora di Verdi (Ernani, I Lombardi ala prima crociata), insieme alla Rapsodia Patriottica “Come nacque la leggenda del Piave” di Bruna Catalano Gaeta. Sul podio Paolino Addesso direttore e Gabriele Blair conduttore. Solisti Mario Luciano Greco, tenore e Mariano Buccino, basso. La manifestazione inziata con la deposizione di una corona di alloro ai Caduti, l’illustrazione delle Mostre storiche sulla Prima Guerra Mondiale: “Azzurro che valore – Gli sportivi nella Grande Guerra” (Istituto Nazionale del Nastro Azzurro) e Uniformi e Cimeli (Accademia Faleristica Italiana). Durante la manifestazione il Prof. Domenico Sapio, docente del Conservatorio di Napoli, ha illustrato il lavoro Il Piave racconta la Grande Guerra con le ricerche condotte turco 1nell’Archivio Storico del Conservatorio unitamente, all’archivista Masina Boccia, che hanno riportato alla luce i documenti relativi agli allievi che persero la vita durante la guerra.Il Conservatorio di Napoli ha ricordato in quest’occasione anche gli studenti del San Pietro a Majella che partirono per il fronte occidentale durante le Prima Guerra Mondiale e non fecero più ritorno in Patria. “Entrando in Conservatorio – ha spiegato il Direttore Elsa Evangelista – alzando lo sguardo, i visitatori hanno potuto vedere una lapide di bronzo, su cui sono indicati i nomi degli studenti del San Pietro a Majella caduti nella Grande Guerra: Alfredo Giorgianni, Nicola Gotti, Giuseppe Scioli e Alfredo Dell’Orefice, iscritti nel 1914: avevano compiuto da poco i 18 anni. Oggi con il progetto “L’Esercito combatte” turco 6ed in occasione delle celebrazioni della Grande Guerra li ricordiamo con estrema gratitudine. Il loro sogno di diventare musicisti, coltivato con grandi sacrifici, non si realizzò mai”. A noi tocca adesso ricordare i loro nomi, come emblema del potere della musica di creare ponti di pace”. Il progetto “L’Esercito combatte”, il cui nome nasce per ricordare le grandi battaglie che l’Esercito Italiano condusse nel 1916 – ha sottolineato il Generale B. Salvatore Polimeno Comandante delle Forze di Difesa Interregionale Sud, prosegue il percorso intrapreso nel 2015 con “L’Esercito
marciava”, volto a ricordare il processo identitario e il ruolo svolto dall’Esercito nella creazione dello spirito di Unità Nazionale e si avvale della collaborazione tra il MIUR e il Ministero della Difesa. “L’Esercito Combatte” ha voluto essere una risposta alla richiesta di una identità valoriale e di un riconoscimento culturale di cui la collettività sente
fortemente il bisogno”. Per l’occasione sono intervenuti i familiari di alcuni caduti nelle missioni di Peace Keeping e di Giovanni Ermete Gaeta, in arte E.A. Mario, che compose proprio in Campania “La Leggenda del Piave”.

Mario Orlando

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