Intervista a Franco Paradiso, direttore sanitario di presidio del Cardarelli di Napoli

 Intervista a Franco Paradiso, direttore sanitario di presidio del Cardarelli di Napoli

L’ospedale Cardarelli di Napoli, un grande ed unico ospedale in Campania abbastanza fornito di ogni reparto medico specialistico! Intervista al Direttore Sanitario Franco Paradiso del presidio. Direttore Franco Paradiso, ci parla del suo lavoro ? Certamente il nostro lavoro, psicoperatore del Cardarelli e’ un lavoro che da’ grosse soddisfazioni e nello stesso tempo e’ molto impegnativo. Il problema grosso è il numero di afflusso che noi abbiamo giornalmente al pronto soccorso, quindi questo crea sempre un po’ di difficolta’ nella gestione rutinaria di tutti i pazienti! Arriviamo anche al punto di 300 eccessi al giorno, ovviamente non tutti sono da ricoverare, pero’ la maggior parte. Il problema grosso, quindi è l’accesso al pronto soccorso, quindi l’aggressione dei pazienti, che chiaramente non tutti vengono ricoverati! Pero’ prima di fare questo è’ molto piu’ facile fare un ricovero, che rifiutare un ricovero ! Perche’ per rifiutare un ricovero, si devono prima fare delle indagini accurate per dare una risposta ai pazienti, sia dal punto di vista medico legale che dal punto di vista esistenziale! Devi ricoverare molte volte, e’ molto piu’ semplice quindi li cardarelli20ricoveri, pero’ chiaramente noi cerchiamo di non fare ricoveri impropri! Che gia’ il Cardarelli e’ super affollato, quindi noi agiamo sempre con ammalati “ sovrannumerati”, come dicono “ in barella” e’ una selezione molto difficile, e delle volte crea dei problemi all’operatore proprio sul piano del contatto con l’utenza! L’utenza un po’ “ particolare”, molte volte avvengono aggressioni da parte di questi utenti, chiaramente che vengono da un contesto sociale “ un po’ particolare”, accadono perche’ molte volte anche i tempi di attesa al pronto soccorso siccome esistono i codici, non sono tempi di attesa molto brevi, puo’ capitare anche di aspettare ( un’ora e mezza a volte due ), pero’ questo fa’ parte della garanzia dei pazienti che vengono trattati a secondo una priorita’! ( Se uno arriva prima ed ha un “ eczema “, mentra un altro paziente arriva con l’infarto ) si da’ la priorita’ a chi e’ piu’ grave! E’ l’utenza molte volte non capisce!!! Cerchiamo di evitare di far entrare molti parenti nelle sale, altrimenti si crea caos! Diamo il permesso alle emergenze mediche, per proprio chi ha bisogno di un supporto per le persone anziane, per farle stare vicino! In quali casi si parla di mala Sanita’ ? Mala Sanita’ dipende da che punto di vista! Mala Sanita’ dovrebbe essere soprattutto quanto si è realizzato dal punto di vista esistenziale qualcosa di non corretto, pero’ non si puo’ parlare di “mala sanita’” se un paziente è ubicato in barella, quindi sono aspetti logistici che sono pure importanti pero’, le persone vogliono venire al Cardarelli perche’ si sentono piu’ garantiti!!! Gli altri ospedali non hanno il pronto soccorso tipo il Monaldi, Policlinico. Non parlerei di mala sanita’, se vediamo ( un super affollamento, una divisione, ammalati in barella ), la “mala sanita’” e’ qualcosa di ben diverso!!! Direttore Franco Paradiso, da quanti anni svolge questo lavoro ? Allora sono Direttore Sanitario dell’Ospedale Cardarelli dal 2007. Sono entrato in Ospedale nel 1979, ho sempre lavorato nell’ambito della Direzione cardarelli23sanitaria, che prima era l’Ospedale Riuniti di Napoli, quindi c’era il gruppo degli ospedali Riuniti, storici, il Cardarelli, Loreto Mare, persino il Rizzoli di Ischia appartenava al gruppo! Era una sanita’ diversa, una gestione diversa, soprattutto era diversa l’utenza, la tipologia anche della struttura, allora c’erano oltre 1200- 1300 posti letto, anche perche’ esistevano ancora delle divisioni con cameroni e quindi il numero dei pazienti era concentrato, poi man mano l’Ospedale si è evoluto! Uno dei grossi problemi di questi ospedali, ci sono degli ospedali padiglionali, essendo padiglionali, quindi c’è bisogno di piu’ personale, perche’ è un ‘ospedale monoblocco, basti pensare una delle nostre maggiori difficolta’ è il trasferimento dei pazienti da un’ala all’altra! Anche perche’ noi non abbiamo un sistema di “ rete sotterranea”, una volta c’era, poi sono stati interdetti, dovremo rifarlo! Per cui tutti i trasporti avvengono con le ambulanze! Quindi molte volte ci sono ritardi, difficolta’ per le consulenze, per il trasferimento presso le strutture per svolgere delle indagini, mentre nel “DE” dipartimento emergenza, il tutto si svolge sempre in maniera piu’ veloce! C’è tutto, è una grossa struttura monoblocco, ci sono tutte le specialita’, ci sono tutti i servizi! Amo questo lavoro perche’ l’ho scelto, ho scelto una carriera di cui ho iniziato dal 1979, anche se è’ cambiato tanto, allora c’erano delle soddisfazioni diverse, mi sono dedicato anche un periodo all’Ospedale San Paolo di Napoli !

Mario Orlando

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