Istruzione e infanzia, il M5S difende il costo standard

 Istruzione e infanzia, il M5S difende il costo standard

scuoladomicilioIl gruppo M5S alla Camera dei Deputati ha presentato in Commissione Cultura una risoluzione, a prima firma Maria Marzana, con la quale si chiede di calcolare lo stanziamento per i nidi d’infanzia e per i servizi d’istruzione sulla base dei cosiddetti livelli essenziali di prestazione. Senza l’emanazione dei cosiddetti LEP da parte del Governo, infatti, si impedirà di determinare le giuste risorse minime da assegnare ad ogni Regione per gli asili nido.

“La spesa storica – ha dichiarato Luigi Gallo, deputato del Movimento Cinque Stelle – non è un valore adeguato perché viene valutata soltanto la capacità degli amministratori di gestire ed utilizzare i fondi. E’ scandaloso che il Sud possa essere penalizzato per l’incapacità di chi amministra i singoli Comuni o le Regioni. E’ per questo che il Movimento Cinque Stelle difende il costo standard, in ragione dell’efficienza della spesa pubblica e si oppone ai criteri di spesa storica che penalizzano il diritto allo studio e quello all’istruzione”.

E’ dallo scorso mese di novembre che il Movimento Cinque Stelle sollecita una risoluzione che garantirebbe le giuste risorse per i servizi essenziali in campo istruzione che valga, ha aggiunto Luigi Gallo, “per tutti i Comuni e le Regioni. Il meccanismo cui si affida il Governo, infatti, impedisce di determinare le giuste risorse minime da assegnare ad ogni Regione per gli asili nido producendo un forte danno ai comuni e le regioni del Sud che hanno avuto pessimi amministratori. Non riesco a comprendere perchè il PD sta ostacolando la discussione in commissione di queste tematiche”.

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