L’appello di Gallo (M5S) al sindaco di Vicenza: “salviamo la Casa per la Pace”

 L’appello di Gallo (M5S) al sindaco di Vicenza: “salviamo la Casa per la Pace”

L’apertura della sede della Casa per la Pace nel Comune di Vicenza era stata accolta con grande entusiasmo dalla società civile. Nella struttura si sono da sempre svolte iniziative a sostegno della promozione dell’intercultura e della sensibilizzazione circa la convivenza pacifica tra le comunità straniere presenti sul territorio vicentino. Una realtà vincente che però rischia di chiudere i battenti a causa delle vendita dell’immobile che ospitava gli uffici dell’assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Vicenza, presso cui era situata la sede della Casa per la Pace. Luigi Gallo, deputato del Movimento Cinque Stelle e membro della Commissione Cultura alla Camera, ha scritto al sindaco di Vicenza per chiedere di adoperarsi per trovare una nuova sede alla Casa per la Pace. “Sono venuto a conoscenza della possibile chiusura della Casa per la Pace – ha dichiarato il deputato pentastellato – ed ho deciso di intervenire dopo l’appello lanciato dal responsabile del Centro di Ricerca per la pace ed i diritti umani di Viterbo perchè nella mia vita l’impegno sociale e politico è da sempre rafforzato da un agire nonviolento. La Casa per la Pace rappresenta una delle esperienze più rilevanti di concreto e fecondo impegno per pace nel nostro paese ed è inaccettabile che già da alcune settimane si trova priva della sua sede”. “Questa struttura – si legge nella lettera inviata al primo cittadino di Vicenza – costituisce un importante servizio, un punto di riferimento e un bene comune, non solo per la vostra città ma per tutte le persone di volontà buona e per tutte le persone operatrici di pace”. L’appello di Luigi Gallo si unisce a quello già lanciato da Alberto L’Abate, professore e figura storica della nonviolenza in Italia, da Sergio Paronetto, vicepresidente di Pax Christi, Michele Boato, presidente dell’Ecoistituto del Veneto, Gigi Malabarba, figura storica del movimento operaio e della solidarietà internazionale, Antonella Litta dell’Associazione Italiana Medici per l’ambiente e da Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento.

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