Latitante del clan Polverino ricercato da due anni arrestato dai carabinieri ad Aversa

 Latitante del clan Polverino ricercato da due anni arrestato dai carabinieri ad Aversa

Intervento da parte dei militari dell’arma dei carabinieri che con circa venti militari della sezione catturandi del nucleo investigativo dei carabinieri di Napoli hanno stanato in un appartamento di Aversa, in provincia di Caserta un latitante considerato esponente di spicco del clan camorristico dei Polverino. L’abitazione era tenuta sotto osservazione da un paio di giorni, ma le finestre chiuse non permettevano ai militari di identificare con certezza chi fosse all’interno. Questo fino a quando il latitante ha aperto uno spiraglio ed è andato a sedersi su un divano per giocare con una consolle per videogiochi collegata alla tv.

Osservandolo per qualche minuto, nonostante fosse invecchiato, i militari lo hanno riconosciuto e fatto irruzione. il latitante non ha opposto resistenza. Portato in caserma, i militari gli hanno notificato il provvedimento cautelare con le accuse di associazione per delinquere di tipo mafioso e narcotraffico, per le quali è stato già condannato in primo grado a 30 anni di reclusione, ed è stato infine portato nel carcere di Secondigliano.

Secondo gli investigatori, tra i compiti del latitante all’interno del clan c’era quello di trasportare milioni di euro in contanti in Spagna al boss Giuseppe Polverino per l’acquisto di tonnellate di droga. Nelle carte del processo si fa riferimento alla circostanza in cui il latitante trasportò 2 milioni di euro in contanti al boss Giuseppe Polverino, detto “o baron”, all’epoca dei fatti latitante dopo essere evaso da una Casa lavoro italiana.

Il latitante partì in auto da Napoli con i soldi nascosti in una valigia e raggiunse Giuseppe Polverino a Barcellona, dove gli consegnò i 2 milioni di euro che sarebbero dovuti servire per l’acquisto di 2 tonnellate di hashish destinate agli spacciatori italiani.

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