Lavoratori CUB, Gaimo (M.S.I. – Fiamma Tricolore): “una vicenda kafkiana”

 Lavoratori CUB, Gaimo (M.S.I. – Fiamma Tricolore): “una vicenda kafkiana”

Sula vicenda dei lavoratori del consorzio unico di Bacino di Napoli e Caserta, è intervenuti il commissario del Movimento Sociale Italiano – Fiamma Tricolore della Campania Natale Gaimo che in una lunga nota alla stampa ha dichiarato: “Per Come annunciato nel precedente comunicato del Movimento Sociale Italiano – Fiamma Tricolore, l’intervallo è finito, e ben se n’è accorto il governatore della Regione Campania Stefano Caldoro allorché, per l’intera giornata di lunedì, glielo hanno rammentato gridandoglielo, in coro sotto le finestre del ‘palazzo’, alcune centinaia di lavoratori del consorzio unico di bacino, vittime e protagonisti di una vicenda che definire kafkiana è eufemistico e che ad oggi, li vede non percepire gli stipendio dovuti per un periodo che va dai 20 ai 48 mesi, per cui en se ne può immaginare il loro stato di esasperazione e la ‘bomba sociale che la malapolitica di questa ragione ha creato.”. – prosegue Gaimo – “E’ in data 2 luglio di quest’anno che il Commissario Liquidatore con propria delega ha annunciato che, essendo stato il Consorzio Unico di Bacino Napoli-Caserta posto in liquidazione e che avrebbe cessato definitivamente la propria attività entro il 30 novembre 2014. tutti i lavoratori risultavano in esubero e quindi, ‘salvo chi dovesse nel frattempo trovare sistemazione in altra amministrazione pubblica’, a far data dallo stesso 30 novembre 2014 ‘cesseranno la loro attività lavorativa presso l’ente’ Ed allora elenchiamo le incongruenze e le discrasie, che avremmo voluto sottoporre al Governatore Caldoro e all’assessore all’ambiente Roano se si fossero degnati di riceverci anzichè nascondersi adducendo di non essere presenti a Palazzo in quanto impegnati in riunioni altrove nella migliore delle ipotesi ovvero, laddove fosse questa la verità, nell’ipotesi peggiore si fossero defilati ben sapendo che la Fiamma e i Lavoratori avrebbero chiesto loro spiegazioni di un operato che non sono in grado di dare avendo così dimostrato avere in spregio le giuste rimostranze dei lavoratori e, soprattutto, i diritti dei cittadini ad avere almeno delle strade che non siano ricettacolo e mezzo di diffusione di veleni e pericoli ambientali”. Il commissario della Fiamma nella nota continua: “Il tutto inizia qualche anno fa quando, per le cause più svariate, il personale del CUB inizia a non percepire lo stipendio, situazione che si aggraverà nel tempo fino a raggiungere l’attuale fase di predissesto; a ciò si aggiunge che alcuni comuni, probabilmente quelli divenuti morosi, iniziano ad affidare i servizi a ditte private, innestando questi meccanismi di ‘chiamata diretta’ dei lavoratori che fanno balneare ai mestieranti della politica di ‘benefici effetti’, per le loro clientele elettorali; intanto accade sempre più spesso (oggi sempre) che i dipendenti del CUB pur presentandosi quotidianamente a lavoro, non possono prendere effettivamente servizio in quanto i mezzi sono a disposizione degli operai delle ditte private a cui i Comuni e le Provincie hanno appaltato il servizio di raccolta della spazzatura, per cui si provoca un doppio danno alla comunità in quanto l’esborso per il servizio è raddoppiato, la spazzatura è spesso per la strada e le tariffe sono state aumentate per far fronte alle spese; nonostante quanto contemplato dalla delibera, ed anche negli ultimi giorni, presso amministrazioni pubbliche stanno transitano alcuni dipendenti delle ditte private e non i dipendenti del Bacino, che ne avrebbero diritto per legge ed a sentire la delibera stessa; i crediti che il CUB deve esigere dagli Enti Locali si accumulano fino ad arrivare a svariate decine di milioni di euro; lo stato interviene stanziando circa 40 milioni di euro per saldare i debiti coi Lavoratori, ed intanto arriva la delibera di messa in liquidazione del CUB, ultimo atto di questa scellerata vicenda.” – il commissario del Movimento Sociale Italiano – Fiamma Tricolore della Campania continua dicendo: “Si, avete capito bene quanto accade: non si pagano circa 1200 lavoratori, si pagano alcune ditte private, che naturalmente assumono personale segnalato dai politici di riferimento, per il servizio e si alzano le tasse ai cittadini. Ma non finisce certo qui: si licenzia chi ha l’ardire di segnalare di non potersi più recare in servizio perchè non ha più neanche i soldi per la benzina dopo oltre due anni che non viene retribuito; vengono negati ai lavoratori i procedimenti giuridici veloci come l’articolo 700, affermando la non urgenza della situazione economica, Non c’è il benchè minimo accenno alla fine che hanno fatto i milioni di euro che lo stato ha dato alla Regione Campania, non si passa ad esigere dagli Enti Locali i crediti dovuti al Bacino e il Bacino è stato messo in Liquidazione, e con esso anche i lavoratori.”. – continua il commissario – “per salvarlo bisogna presentare un piano di rientro che deve predisporre il commissario liquidatore, che però è rinunciatario e non è stato ancora sostituito, mentre fosse dimissionario lo avrebbero dovuto sostituire entro 45 giorni, quindi avendo il subentrante facoltà di inoltrare l’eventuale piano ‘salva Bacino’.”. Gaito continua la nota dicendo: ” Non credete a quello che leggete? Anche noi siamo rimasti increduli allorché lo abbiamo appreso, ma piano piano, abbiamo verificato e siamo rimasti veramente sconvolti da una realtà che supera ogni più fervida immaginazione e che illustra una vera e propria tragedia in cui sono state calate circa 1200 famiglie, scientemente e dolosamente, da veri e propri delinquenti della politica e dal malaffare organizzato, che impera sul nostro territorio e che gestisce le persone come fossero pedine d un gioco.” – Continua Gaimo – “Per noi del movimento fiamma tricolore, invece, uomini e lavoratori hanno una dignità ed una posizione apicale nella struttura sociale, per cui è necessario da subito intraprendere ogni possibile azione, e ne abbiamo già intrapreso quella informativa, relativamente al Parlamento Europeo cui sarà inoltrata anche la seguente nota, e quella di protesta con la manifestazione di lunedì, che temiamo sarà solo la prima di una lung serie – per salvaguardare queste 1200 famiglie italiane e per riportare un minimo di legalità in una vicenda che rischia di riproporre gesti eclatanti, ma disgraziati, di gente ormai giunta ben oltre il limite dell’umana sopportazione e su cui sta prendendo il sopravvento la disperazione e che oggi rischiano di subire l’ennesima e definitiva fregatura da un piano che prevede il passaggio dei dipendenti, oggi appartenenti al comparto pubblico, ad una azienda privata che a breve sarà ufficialmente in crisi causando l’espulsione dal mondo del lavoro (con tutele del tutto affievolite= di migliaia di lavoratori, con le evidenti e negative ricadute sui lavoratori e le loro famiglie”. In conclusione il commissario del Movimento Sociale Italiano – Fiamma Tricolore della Campania ribadisce: “Intento riaccendiamo i riflettori su uno dei tanti guasti di questa terra che non ha più priorità, perchè tutti i problemi sono arrivati a livelli gravi ed impressionanti, e dove le eergenze sono diventate la normale quotidianità rendendo ineludibile la ripresa e la difesa di una tradizione di millenaria dignità, onesta ed operosità che si intende riprendere per combattere il degrado che pervade la società, le strade ed i cervelli per riportare al centro di ogni azione che sia essa politica, economica ed amministrativa, delle istituzioni l’uomo e la sua dignità”.

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