Le liste d’attesa rappresentano una sfida complessa per il sistema sanitario, perché toccano direttamente il diritto dei cittadini ad accedere tempestivamente alle cure». Con queste parole Ciro Verdoliva, direttore generale dell’ASL Napoli 1 e Responsabile Unico dell’Attuazione del Programma regionale (RUAP), ha introdotto il suo intervento durante l’incontro all’Università Parthenope, cui ha partecipato anche il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
La Regione Campania – ha spiegato Verdoliva – ha già pianificato, programmato e attivato numerose soluzioni integrate per affrontare in modo strutturato e duraturo il problema delle attese». Le misure spaziano «dallo studio e ottimizzazione dell’equilibrio domanda-offerta in base alle priorità, al potenziamento dell’offerta, fino all’estensione degli orari delle prestazioni e al recupero delle rinunce. Abbiamo lavorato alla centralizzazione delle agende, alla definizione di ambiti di garanzia, al coinvolgimento del privato accreditato e all’introduzione di strumenti digitali per garantire maggiore trasparenza e semplificare l’accesso per i cittadini.
Non solo: Fondamentali sono anche la campagna di informazione sull’uso corretto dei servizi sanitari e l’impiego mirato dei finanziamenti. Ogni intervento è parte di una strategia precisa, con un’attenzione puntuale e quasi ossessiva al miglioramento continuo della soddisfazione dell’utente. È essenziale – ha concluso – monitorare costantemente i risultati, ascoltare i bisogni dei territori e investire su personale e infrastrutture. Solo così possiamo rendere ogni fase del sistema più efficiente e appropriata.
Nel documento illustrato da Verdoliva è presente anche una critica al cosiddetto meccanismo delle “liste di galleggiamento”, una prassi che prevede l’inserimento dei pazienti in una lista preliminare senza indicazione certa dei tempi di prenotazione. «Il Ministero della Salute ha più volte contestato questo metodo – si legge nel testo – ma di fatto lo ha avallato, includendolo nella bozza del Piano Nazionale di Governo delle Liste d’Attesa 2025-2027 come percorso di tutela.
E ancora: Nel monitoraggio dei tempi d’attesa, si considera valida ai fini statistici la data del primo contatto, anche se il paziente non riceve subito una data per la prestazione. Un trucco, in sostanza, per centrare gli obiettivi numerici, ma senza offrire reali garanzie al cittadino.
Una pratica, quella delle liste di galleggiamento, che la Campania – come ha tenuto a sottolineare anche il presidente De Luca – non ha mai adottato. Il nostro modello – ha ribadito Verdoliva – punta su trasparenza, efficienza e concretezza. Perché la salute non può essere messa in lista d’attesa.
M.O