Maxievasione a Torre del Greco, sequestro equivalente di beni per 28,7 mln di euro – VIDEO

 Maxievasione a Torre del Greco, sequestro equivalente di beni per 28,7 mln di euro – VIDEO

Nella mattinata odierna, all’esito di un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Napoli hanno dato esecuzione ad un decreto emesso dal GIP presso il locale Tribunale che ha disposto il sequestro preventivo “per equivalente” – fino alla concorrenza di circa 28.7 milioni di euro – di beni immobili, denaro ed altre liquidità nella disponibilità di due noti armatori di Torre del Greco, nonché della moglie di un dei due. Le investigazioni delle Fiamme Gialle hanno avuto inizio con l’esecuzione di una verifica fiscale nei confronti di una società armatoriale con sede legale in Torre del Greco, nel cui ambito erano emerse rilevanti operazioni finanziarie effettuate con società di diritto estero – per la maggior parte lussemburghesi – di fatto riconducibili ai componenti del citato
gruppo imprenditoriale. Tra queste società figurano alcune società controllate della principale avente sede legale in Lussemburgo ma fiscalmente domiciliata in Italia, la quale ha omesso di dichiarare utili per oltre 37 milioni di euro, occultamente distribuiti ai soggetti sopra indicati attraverso il rimborso di un prestito obbligazionario privo di valide ragioni economiche.

Per tale ragione, nel giugno 2014. era già slato eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni nella disponibilità dei soci della società per un valore di oltre 11,5 milioni di euro, tra cui immobili situati in Capri. Ischia e Milano. Gli sviluppi delle indagini delegate al Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli hanno consentito di ricostruire l’origine dei redditi non dichiarati dalla società partecipata. Si tratta di liquidità provenienti da un’altra società lussemburghese che è stata costituita dai sopra menzionati soci al solo scopo di effettuare investimenti speculativi nel settore dei derivati sui noli navali. All’esito di specifiche attività ispettive, sono stati ricostruiti redditi sottratti a tassazione in Italia per gli anni d’imposta 2006-2008 per circa 120 milioni di euro e contestati, come proventi illeciti, i dividendi occulti da essa distribuiti agli indagati. Le indagini patrimoniali delegate da quest’Ufficio hanno consentito di accertare la disponibilità in capo agli indagati di beni mobili e immobili di rilevante entità – oggi sottoposti a sequestro – tra cui due ville a Torre del (ìreco (NA) ed una a Pescocostanzo (AQ) e polizze assicurative di ingente valore.

admin

Related post

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *