Mondiali, Rizzoli: “orgoglioso di aver rappresentato gli arbitri italiani”

 Mondiali, Rizzoli: “orgoglioso di aver rappresentato gli arbitri italiani”

Un tocco d’Italia nella finale del campionato mondiale di calcio, non solo per la decina di calciatori tra Germania e Argentina che militano nel campionato italiano, ma soprattutto per gli arbitri, infatti Nicola Rizzoli con la direzione della gara di ieri sera è stato il terzo arbitro italiano a dirigere una finale del Mondiale dopo Sergio Gonella nel 1978 e Pierluigi Collina nel 2002. E’ stato proprio lui a dirigere Germania-Argentina, la finale del Mondiale brasiliano decisa da un goal di Gotze alla metà del secondo tempo supplementare. “E’ stata una grande emozione e una grande soddisfazione – le dichiarazioni del direttore di gara bolognese riportate dal sito internet della Figc – un motivo di orgoglio per l’Italia e per il calcio italiano. La partita e’ stata difficile, ma sono stato aiutato tantissimo dai giocatori e soprattutto dai miei collaboratori”. Grazie anche all’ottimo lavoro degli assistenti Renato Faverani e Andrea Stefani, il match non gli e’ mai sfuggito di mano: “una finale mondiale non e’ una gara facile – ha spiegato il fischietto emiliano, premiato con una medaglia dal presidente Fifa Blatter – ma forse il momento psicologicamente piu’ complicato e’ stato dopo aver annullato il gol a Higuain, cosa che inevitabilmente ha creato qualche tensione. Per fortuna in campo internazionale si conosce il livello degli arbitri italiani, i giocatori si fidano di noi, ci si parla e tutto si puo’ sistemare. Sono molto orgoglioso di aver rappresentato gli arbitri italiani qui al Mondiale e alla finale. A loro, e alla mia famiglia, dedico questa mia esperienza”. È appartenente alla Sezione AIA di Bologna, dopo aver collezionato 33 presenze in serie C1, a cui si deve aggiungere una finale dei playoff di serie C2, nel 2001 viene promosso alla CAN A e B su proposta del dirigente arbitrale Maurizio Mattei. Nel 2002, il 14 aprile, riesce a fare il debutto in serie A in occasione della partita Venezia-Perugia (0-2), per decisione degli allora designatori Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto. Nel 2006 vive l’annata della consacrazione, con designazioni prestigiose come la finale di ritorno dello spareggio per la permanenza in serie B tra AlbinoLeffe e Avellino (disputata in condizioni difficili per la vicenda Calciopoli che stava coinvolgendo in quei giorni il settore arbitrale), o la classica della serie A (campionato 2006/2007) Roma-Inter. Al termine della stagione 2013-2014 ha diretto 183 partite in serie A (tra cui numerose “classiche”, come 2 Juventus-Inter, 4 Derby di Milano, 2 Derby di Roma, 4 Milan-Juventus, 3 Juventus-Roma, 4 Inter-Roma, 1 Milan-Roma, 1 Derby della Mole, 1 Derby della Lanterna e gli spareggi-promozione della serie B del 2009 Brescia-Livorno e del 2010 Brescia-Torino). Di professione architetto, equilibrato e disponibile al dialogo coi giocatori, nel 2006 è stato anche eletto presidente della Sezione AIA di Bologna, carica alla quale però rinuncia un anno dopo per concentrarsi sul lavoro tecnico. Il 1° gennaio 2007 viene inserito nella lista degli arbitri internazionali, e con tale qualifica debutta nella UEFA Champions League nell’ottobre 2008 dirigendo Sporting Lisbona-Basilea. Dal 1º luglio 2009 entra a far parte del gruppo Elite degli arbitri UEFA. Per questo riceve inoltre dall’AIA il premio Concetto Lo Bello, riservato al direttore di gara iscritto negli elenchi FIFA (dunque internazionale) distintosi nel corso dell’ultima stagione sportiva. Il 10 marzo 2010 fa il suo esordio nella fase ad eliminazione diretta della Champions League, dirigendo il ritorno degli ottavi di finale tra Real Madrid e O. Lione. La buona prestazione lo porta ad ottenere un’altra prestigiosa designazione, il 7 aprile successivo, per il ritorno del quarto di finale tra Manchester United e Bayern Monaco, all’Old Trafford. Il 5 maggio è chiamato a dirigere, per la prima volta nella sua carriera, la finale di Coppa Italia, disputatasi nell’occasione tra Inter e Roma. Sette giorni dopo dirige ad Amburgo la finale di Europa League tra Atletico Madrid e Fulham con vittoria dell’Atletico Madrid per 2-1 dopo i tempi supplementari. Il 3 luglio, con la scissione della C.A.N. A-B in C.A.N. A e C.A.N. B, viene inserito nell’organico della C.A.N. A. Il 6 agosto 2011 dirige, per la prima volta in carriera, la Supercoppa Italiana, nell’occasione disputatasi a Pechino tra Milan e Inter. Nel mese di novembre è designato per dirigere una delle partite di ritorno degli spareggi per l’accesso a Euro2012. Gli viene assegnato il match tra Montenegro e Repubblica Ceca. A dicembre è selezionato dalla FIFA per la Coppa del mondo per club FIFA 2011, in programma in Giappone. Si tratta, per l’arbitro emiliano, della prima esperienza in un torneo al di fuori della confederazione UEFA.[2] In tale competizione il fischietto italiano risulterà uno dei due arbitri (l’altro è l’uzbeko Irmatov) a dirigere due partite, e precisamente: il playoff d’accesso tra i giapponesi del Kashiwa Reysol e i neozelandesi dell’Auckland City, e successivamente una delle due semifinali, tra la succitata squadra nipponica e i brasiliani del Santos. Il 23 gennaio 2012 riceve per la prima volta il premio di Miglior arbitro AIC, relativamente all’anno solare 2011, avendo la meglio su Paolo Tagliavento e Mauro Bergonzi, i quali erano in nomination con lui.[3] Agli europei in Polonia ed Ucraina il fischietto italiano arbitra dapprima due partite della fase a gironi: Francia-Inghilterra e Olanda-Portogallo, e successivamente il 23 giugno la partita dei quarti di finale tra Francia e Spagna. Nell’agosto 2012 gli viene conferito il Premio Giovanni Mauro per la stagione 2006-2007, precedentemente rimasto senza assegnazione.[4] Il 27 gennaio 2013 riceve per la seconda volta di fila il premio di Miglior arbitro AIC, relativamente all’anno solare 2012, avendo la meglio su Daniele Orsato e Andrea Romeo, i quali erano in nomination con lui.[5] Il 20 maggio 2013 viene designato per arbitrare la finale di Champions League in programma sabato 25 maggio allo stadio di Wembley di Londra tra Bayern Monaco e Borussia Dortmund.[6] Nel giugno del 2013 è selezionato dalla FIFA per prendere parte ai Mondiali Under 20 in Turchia[7]. Nella circostanza, viene designato per dirigere una gara della fase a gironi (Paraguay – Messico 1-0 a Gaziantep) e un quarto di finale (Ghana – Cile 4-3 dopo t.s. a Istanbul). Nel novembre 2013 viene designato dalla commissione arbitrale FIFA per dirigere l’andata di Portogallo-Svezia, uno degli spareggi UEFA per l’accesso ai mondiali di Brasile 2014. Il 15 gennaio 2014 viene selezionato ufficialmente per i Mondiali 2014 in Brasile[8]. Il 27 dello stesso mese riceve per la terza volta di fila il premio di Migliore arbitro della serie A, avendo la meglio sugli altri due candidati in nomination Daniele Orsato e Gianluca Rocchi. Nell’aprile 2014 viene designato per dirigere la semifinale di ritorno della UEFA Champions League 2013-2014 tra Chelsea e Atletico Madrid insieme agli assistenti Renato Faverani ed Elenito Di Liberatore; gli addizionali sono Luca Banti e Antonio Damato, il quarto ufficiale Andrea Edoardo Stefani. Durante i Mondiali del 2014 viene scelto per dirigere il big match della prima giornata del girone B, Spagna-Olanda, in programma venerdì 13 giugno allo stadio Arena Fonte Nova di Salvador (Brasile). Ha poi diretto le gare Argentina-Nigeria e il quarto di finale Argentina-Belgio, sempre coadiuvato dagli assistenti Andrea Stefani e Renato Faverani. Viene quindi designato per dirigere la finalissima tra Germania ed Argentina (ritrovando così i sudamericani per la terza volta su quattro gare dirette) il 13 luglio 2014 al Maracanã. Diviene in questo modo il terzo arbitro italiano, dopo Sergio Gonella e Pierluigi Collina, ad aver raggiunto tale obiettivo. Nell’occasione viene coadiuvato dal quarto ufficiale Carlos Vera (Ecuador).

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