Napoli, in Commissione Infrastrutture discussione sul Piano Industriale ANM

 Napoli, in Commissione Infrastrutture discussione sul Piano Industriale ANM

Affollata riunione oggi in Commissione Infrastrutture per discutere del piano industriale dell’ANM. All’incontro, hanno partecipato l’Assessore ai Trasporti Mario Calabrese, Alberto Ramaglia, Amministratore Unico Anm, Carlo Pino, Direttore Generale Anm, Fabrizio Cicala, Direttore Tecnico Organizzativo Anm, e Amilcare Lodomini, Coordinatore Struttura Napoli Holding. Dopo l’introduzione del Presidente Giovanni Formisano, l’Amministratore Unico Alberto Ramaglia ha spiegato che il piano industriale 2014-2017 di Anm approvato dalla Giunta con delibera 102 del 24 febbraio 2015 presenta, rispetto a quello approvato nel luglio 2013, una serie di “scostamenti” legati a diversi fattori tra i quali la riduzione del corrispettivo da parte della Regione Campania per i servizi minimi su ferro, la riduzione da parte del Comune degli stanziamenti di bilancio per i servizi di trasporto pubblico, la riduzione dei servizi su gomma per la produzione suburbana, i costi aggiuntivi per la tratta Università – Garibaldi. Per questo, l’azienda ha messo a punto un nuovo piano che prevede, tra l’altro, un processo di razionalizzazione logistica che passa attraverso la dismissione dei depositi presenti sul territorio in misura maggiore rispetto alla reali necessità, il contrasto all’evasione tariffaria che poggia sul nuovo sistema di tariffazione, integrato e aziendale, sull’incremento dei punti vendita aziendale e l’utilizzo della Polizia Municipale in affiancamento al personale di controllo, la riduzione del costo delle assicurazioni. Il Comune da parte sua provvederà al trasferimento all’Anm di parcheggi e altri immobili di sua proprietà per un valore complessivo di circa 65 milioni di euro così da incrementare il capitale sociale della partecipata, erogherà con regolarità i flussi di cassa verso Napoli Holding e da questa all’Anm, manterrà i contributi comunali in misura non inferiore ai contributi stanziati per il 2014 per il trasporto pubblico locale.

Il Direttore Generale Carlo Pino ha sottolineato il problema legato alla questione del personale, sia rispetto alla mancata immissione di nuovi autisti sia rispetto al personale in eccesso nel settore degli amministrativi, quest’ultima problematica risolta con l’esodo incentivato con fondi propri dell’azienda. Un’altra delle criticità in via di progressiva risoluzione riguarda il fronte dei contenziosi tra la società e una parte del personale rispetto al quale si sta lavorando per ridurre al massimo l’impatto economico sull’azienda. Dal punto di vista tecnico, ha spiegato il Direttore Tecnico Fabrizio Cicala, le variazioni principali del piano industriale riguardano il materiale rotabile. Rispetto alla previsione iniziale di immissione di 80 nuovi autobus all’anno, l’azienda è riuscita con proprie risorse ad acquistare 70 nuovi mezzi che dovrebbero essere operativi nei primi mesi del 2016. Stesso discorso anche per l’immissione di nuovi autisti, che rispetto agli ulteriori 200 inizialmente previsti ha riguardato solo 40 unità.

Amilcare Lodomini, coordinatore struttura Napoli Holding, ha precisato che la soluzione della complessa questione della manutenzione straordinaria potrebbe essere quella di affidare alla holding le infrastrutture interessate che sarebbero poi messe a disposizione dell’Anm attraverso contratti di locazione.
Sui temi esposti i consiglieri presenti hanno espresso diverse obiezioni: la necessità di aumentare gli autobus in periferia, in determinate fasce orarie e nei giorni festivi e di porre rimedio al diverso valore dei buoni pasto distribuiti ai lavoratori provenienti dalle diverse aziende confluite in Anm (Aniello Esposito); l’opportunità di realizzare campagne di prevenzione all’evasione tariffaria (Fellico); elaborare un piano di riorganizzazione del sistema dei trasporti nell’ottica della Città Metropolitana senza tralasciare l’importanza di un piano per la sosta in città e l’elaborazione di una politica tariffaria che passi anche attraverso forme di incentivazione per determinate categorie di utenti (Parisi); il piano illustrato andrebbe definito come un piano di risanamento mancando le indicazioni su prospettive di miglioramento. La scelta della Holding ha favorito solo l’Anm penalizzando le altre società coinvolte (Moretto). Tutti i consiglieri intervenuti hanno poi espresso la propria contrarietà all’utilizzo di personale della Polizia Municipale, seppur in regime di straordinario, nell’affiancamento del personale verificatore, rinviando un giudizio definitivo sulla scelta adottata dall’azienda in accordo con il Comune al termine dei tre mesi di sperimentazione.

L’Assessore alle Infrastrutture Mario Calabrese ha condiviso l’idea che i tagli al settore hanno influito sulla qualità del servizio offerto, sottolineando però la tenuta dell’azienda di trasporti cittadina rispetto alle altre della regione. Nessun licenziamento è stato attuato e il costo del biglietto è stato mantenuto basso proprio in considerazione dell’impossibilità di migliorare la qualità del servizio.

Con l’acquisto dei nuovi autobus e con l’arrivo dei nuovi treni, per i quali sono state ultimate le gare proprio in questi giorni, ci si attende però un innalzamento dei livelli qualitativi. La scelta di utilizzare la Polizia Municipale per rafforzare la lotta all’evasione va nella direzione di rendere efficaci i controlli del personale dell’azienda, fermo restando che trattandosi di agenti che prestano servizio straordinario non vi è nessuna sottrazione ai compiti di ufficio.

Una breve replica dell’Amministratore Unico Ramaglia ha chiuso l’incontro, con la precisazione che il miglioramento del servizio in particolare nelle periferie potrà avvenire sia con l’arrivo dei nuovi autobus e treni che con l’apertura della nuova stazione Duomo della linea 1.

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