Nei comuni costieri Italiani oltre metà delle presenze dei turisti

 Nei comuni costieri Italiani oltre metà delle presenze dei turisti

Nel 2016, i comuni con meno di 5mila abitanti rappresentano poco più del 70% dei comuni italiani. Essi corrispondono frequentemente a contesti territoriali aventi caratteristiche tipiche di borghi” , cioè destinazioni di particolare interesse turistico. Sulla base dei dati sul turismo disaggregati a livello comunale (consultabili sul dataware house dell’Istat) emerge che tali comunidi minori dimensioni, in cui vivono oltre 10 milioni di residenti e che sono a volte distanti dai grandi poli di attrazione turistica, offrono nel loro complesso il 28% dei posti letto e assorbono il 22,2% delle presenze totali.
In particolare, i comuni italiani con meno di 2mila abitanti (44,1% del totale)offrono una capacità ricettiva pari all’11,6% dei posti letto presenti sul territorio nazionale e accolgono l’8,1% delle presenze complessive.Al contrario, nei 144 comuni di grandi dimensioni demografiche (oltre 50mila abitanti), che costituiscono meno del 2% del totale, si concentra un quinto dell’offerta ricettiva in termini di posti letto e quasi il 30% delle presenze registrate negli esercizi ricettivi.
Con riferimento all’impatto dei flussi turistici sui territori e sulla popolazione residente, si rileva che l’indicatore di “pressione turistica”, calcolato come numero di presenze per abitante, aumenta al diminuire della classe demografica, passando da meno di 6 presenze per ogni abitante delle grandi città a circa 10 dei piccoli comuni (Prospetto 9).
La vicinanza al mare è una caratteristica molto importante per il contributo che l’industria turistica fornisce all’economia locale e al mercato del lavoro delle zone costiere. Benché i comuni costieri siano meno del 13% del totale e ospitino il 33,7% della popolazione italiana, offrono il 56% dei posti letto e contribuiscono per il 52,7% al totale delle presenze turistiche registrate nel 2016. In tali territori i fattori di concentrazione sono evidenti anche in termini di stagionalità. Nei comuni costieri il 71,2% delle presenze si concentra nel periodo estivo (giugno-settembre), a fronte del 49% delle presenze rilevate nello stesso quadrimestre negli altri comuni italiani

Nonostante i fenomeni di congestionamento delle destinazioni turistiche di maggiore attrazione, il turismo è una risorsa diffusa sul territorio nazionale, che interessa anche le aree meno accessibili e meno dotate di infrastrutture.Gli oltre 4.000 comuni che ricadono nelle “aree interne” del Paese, che rappresentano circa tre quinti del territorio e poco meno di un quarto della popolazione, assicurano circa 2,2 milioni di posti letto (44,5% di quelli totali) e registrano il 36,1% delle presenze dei clienti.In questi territori si riscontra una densità di presenze per abitante superiore alla media nazionale (10,9 presenze per abitante rispetto a 6,6 della media nazionale)

Tra le aree più fragili del territorio si annoverano, nel 2016, quelle colpite dagli eventi sismici avvenuti in agosto e ottobre, che hanno avuto riflessi diretti sul turismo. I 131 comuni interessati dal terremotooffrono poco meno di 42 mila posti letto, pari allo 0,8% di quelli disponibili in Italia. Nel 2016 registrano circa 2,1 milioni di presenze, con una flessione del 5,5% rispetto all’anno precedente e un andamento in controtendenza rispetto alla media nazionale

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