Nube tossica e scandalo al Lago Miseno. Freebacoli: “13 domande senza risposta”

 Nube tossica e scandalo al Lago Miseno. Freebacoli: “13 domande senza risposta”

E’ una vera e propria bomba ecologica quella che si sta propagando dalle Cinque Lenze, sito d’immenso valore naturalistico sul lago Miseno, presso cui e’ andato a fuoco un camion della nettezza urbana. La citta’, preoccupata per la nube nera che si e’ diffusa in cielo sin dalle prime ore del mattino, sta respirando da ore rifiuto indifferenziato e speciale incenerito. Diossina. Due camion dei pompieri non sono ancora riusciti a spegnere le fiamme. In fiamme anche la copertura di un capannone. E’ in amianto. Nell’intera complesso, di proprietà del Comune di Bacoli e per il cui acquisto i bacolesi stanno ancora pagando un mutuo pari a 500 mila euro, di capannoni ne esistono ben sei. Sono enormi e dovrebbero rappresentare, per il luogo in cui si ritrovono e per l’ampiezza dell’area, un impareggiabile occasione di sviluppo, turismo ed occupazione.

Le istituzioni presenti (tra cui il vicesindaco), poste dinanzi al quesito, hanno preferito tacere o scappare via. Carabinieri e vigili urbani, invece, indagano. Molti pero’ sanno in che modo veniva utilizzata quell’area: serviva per fare il travaso di rifiuti. Plastica, cartone, indifferenziato, ingombranti. Non a caso l’automezzo andato alle fiamme era già pieno di spazzatura. Tra via Miliscola e via Miseno, sull’incrocio, c’è anche una telecamera che potrebbe fare ulteriore luce su una vicenda che ha dell’incredibile. E, stando alle testimonianze, tutto ciò andava avanti da circa un anno.

Alla luce di tutto quello che è accaduto stamane Freebacoli ha posto ben 13 domande che attendono risposta:

1. Che ci faceva lì quel camion?
2. Chi ha autorizzato il travaso di rifiuti?
3. Qualora non si trattasse di travaso, ma “solo” di parcheggio di automezzi, chi ha autorizzato la sosta di camion saturi di rifiuti all’interno di un’area SIC?
4. In che modo l’Ente Parco dei Campi Flegrei ha fatto e farà sentire la propria voce?
5. Che posizione hanno assunto sulla vicenda l’assessore all’Ambiente e quello alla Nettezza Urbana?
6. Come è possibile che il vicesindaco di Bacoli (presente sul posto), con delega anche alla Nettezza Urbana, abbia affermato che “non ne sapeva nulla”?
7. Perchè il presidente del Centro Ittico Campano ha concesso l’apertura dei cancelli delle Cinque Lenze, per permettere l’ingresso di camion e rifiuti?
8. Perché l’area, nel recentissimo passato, è stata utilizzata anche per la raccolta di rifiuti ingombranti?
9. Chi, in Flegrea Lavoro, ha dato il via libera per ciò che rappresenta un vero e proprio crimine verso la salute pubblica e l’ambiente?
10. E’ mai possibile che in un Comune che si dichiara “Riciclone” e “Virtuoso”, la raccolta differenziata funzioni in questo modo?
11. Il sindaco, che è il primo responsabile della salute pubblica dei cittadini, che ruolo ha assunto nella vicenda?
12. Chi pagherà per la nube tossica respirata, a causa di evidenti responsabilità dell’amministrazione pubblica, dai cittadini di Bacoli?
13. Quali sono i progetti (presenti e futuri) per la valorizzazione, in chiave turistica e socio-culturale, dell’area e dei sei capannoni Cinque Lenze?

L’associazione Freebacoli si appella alle forze dell’ordine ed alla Procura della Repubblica affinche’ si faccia chiarezza. Affinche’ si capisca di chi siano le colpe di questo scempio.

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