Ora della Terra, le iniziative a Napoli: al buio Piazza del Plebiscito e Maschio Angioino – VIDEO

 Ora della Terra, le iniziative a Napoli: al buio Piazza del Plebiscito e Maschio Angioino – VIDEO

Può una sfida cambiare il mondo? Per il WWF sì, se coinvolge l’intera comunità globale in concrete azioni di sostenibilità e la posta in gioco è la salvezza della vita sul pianeta. L’occasione è quella dell’Ora della Terra, la più grande mobilitazione globale per fermare il cambiamento climatico che torna sabato 28 marzo dopo aver coinvolto l’anno scorso milioni di cittadini, istituzioni, imprese. L’azione sul cambiamento climatico vedrà una tappa importante proprio nel 2015, anno in cui si deve chiudere il negoziato dell’ONU per un accordo globale, a Parigi in dicembre nella COP21. Il cambiamento climatico è la più grande minaccia alla sopravvivenza del Pianeta e della vita come la conosciamo ed Earth Hour sarà un evento catalizzatore per far compiere progressi sul clima in oltre 120 paesi: il più grande movimento di base del mondo, nato nel 2007 a Sidney, alzerà di nuovo la sua voce per ‘cambiare il cambiamento climatico’ – Change Climate Change”. A Napoli, oltre allo spegnimento del Maschio Angioino e Piazza Plebiscito, iniziativa speciale a Piazza Dante dove il WWF, insieme ad ANEA ed al Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II, organizzeranno dalle 16.00 in poi attività sull’energia solare. Tante le attività e i laboratori gestiti dai volontari WWF, gli studenti del Convitto e la Croce Rossa Italiana. Inoltre sarà presente Ennio Bertrand, light designer di Torino installerà sul suolo dell’area individuata una bio-installazione luminosa e sostenibile, intitolata “Cielo di limoni”. Un pavimento giallo di limoni diventano per mano dell’artista Bertrand, una gigantesca pila elettrica – vera elettricità! Ad animare la serata spettacoli di arte di strada e musica grazie all’associazione Ramblas e agli artisti di strada. IN ITALIA: Inizia la maratona di avvicinamento all’Ora della Terra. Sono già in cantiere iniziative in tutto il mondo e anche in Italia stanno arrivando al WWF le adesioni per gli spegnimenti. L’evento italiano ha ricevuto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica.
Finora sono oltre 200 gli spegnimenti previsti in Italia e per trascorrere l’Ora di Buio verranno organizzate cene al lume di candela, spettacoli di danza in piazza, attività con bambini. Nella mappa – http://www.oradellaterra.org/mappa-eventi/ – compaiono monumenti e chiese, palazzi storici, torri medioevali, fontane e ponti : Tra gli spegnimenti inediti quest’anno ci sarà quello dell’Expo Gate a Milano dove sono previste attività di animazione fin dal pomeriggio. L’ora di buio italiana vedrà spegnersi simboli come la Basilica di San Pietro, il Colosseo e Piazza del Campidoglio a Roma, il Castello Sforzesco e Palazzo Marino a Milano, il Palazzo Accursio di Bologna, l’Arena di Verona, e poi Ponte Vecchio, Palazzo Vecchio e la statua del David a Piazzale Michelangelo a Firenze, Piazza San Marco a Venezia, il castello Svevo di Cosenza, la Rocca della Madonna di Tropea e le mura del castello di Monteriggioni e poi la Torre e Piazza dei Miracoli a Pisa fino a Piazza del Campo a Siena.

Anche alcune delle Oasi WWF aderiscono organizzando eventi dedicati per quella sera, da Orbetello e Orti Bottagone in Toscana a Macchiagrande nel Lazio, da Alviano in Umbria al Bosco di Vanzago in Lombardia. E poi Valpredina, Valmanera, Miramare, le Cesine, Ripa Bianca di Jesi e Monte Arcosu. Le adesioni sono aperte su www.wwf.it/oradellaterra per tutti i cittadini, le istituzioni e le imprese che vogliono far parte e promuovere la più grande mobilitazione per il pianeta, anche sui social!
A LUCI SPENTE SUL MARE: LA MARINA MILITARE A FIANCO DEL WWF
La novità di quest’anno è l’adesione a Earth Hour della Marina Militare Italiana: grazie a questa nuova partecipazione, l’ora di buio attraverserà anche le nostre coste e aree portuali, oltre allo spegnimento di Palazzo Marina a Roma, sede dello Stato Maggiore Marina. Dal nord al sud luci spente a Venezia sull’Arsenale e sulla Scuola Navale Militare F. Morosini, a La Spezia, con la Base Navale e le navi ormeggiate, a Livorno con l’Accademia Navale, a Brindisi e Taranto con le Base Navali e le navi ormeggiate oltre al Castello Aragonese di Taranto e infine ad Augusta, Base Navale e navi, e Messina.
“Proprio in questi giorni abbiamo visto che combattere il cambiamento climatico si può: secondo la IEA (Agenzia Internazionale per l’Energia), infatti, nel 2014 le emissioni di CO2 sono rimaste stabili, nonostante l’economia, a livello mondiale, sia cresciuta del 3% – ha dichiarato Mariagrazia Midulla, responsabile Clima&Energia del WWF Italia – Dalle prime analisi, pare che questo sia dovuto al minor uso del carbone, il combustibile fossile più inquinante per il clima, per l’ambiente e per gli esseri umani. Questa è la dimostrazione che ‘disaccoppiare’ economia ed emissioni è una possibilità reale. Molto c’è ancora da fare perché si passi a invertire davvero la tendenza e, dunque, a significative riduzioni della CO2, condizione indispensabile per rimanere ben al di sotto dei 2°C di aumento della temperatura media globale rispetto all’era preindustriale per scongiurare il cambiamento climatico catastrofico In questi mesi si devono decidere tagli delle emissioni molto ambiziosi e rilevanti impegni finanziari per aiutare i paesi più poveri e vulnerabili, in modo da puntare ad avere un accordo significativo ed efficace nel Summit sul Clima che si terrà a dicembre a Parigi; un accordo che deve essere basato sulle indicazioni della comunità scientifica e non sui veti incrociati e gli interessi degli inquinatori. La speranza per il clima viene soprattutto dalla società civile, dai governi locali, dalle imprese che lavorano per affermare alternative ai combustibili fossili, una realtà economica ed energetica concreta. L’economia sostenibile e verde è l’unica che oggi resiste alla crisi e che in soli cinque anni potrebbe portare 20 milioni di lavoro in più in Europa[1]”.

Il 2014 è stato registrato come l’anno più caldo sulla Terra a partire dal 1880. L’aumento delle emissioni di gas climalteranti in atmosfera, in particolare dell’anidride carbonica, ad esempio, non sta provocando solamente un aumento della temperatura media ma provoca anche un incremento di CO2 negli oceani dove si trasforma in acido carbonico. Questo fenomeno produce un abbassamento di pH delle acque oceaniche che quindi tendono ad incrementare il loro livello di acidificazione provocando un importante effetto sulle catene alimentari marine perché tutti i componenti calcarei di tanti organismi marini, come le conchiglie dei molluschi e il plancton calcareo, costituite da carbonato di calcio tendono a sciogliersi. Il carbonio sin qui rilasciato ha incrementato l’acidità delle acque degli oceani ad un livello tale che, con ogni probabilità, non è stato mai raggiunto e sorpassato nell’arco degli ultimi 300 milioni di anni, come indicato dall’ultimo simposio sul tema organizzato dal prestigioso programma di ricerca internazionale International Geosphere Biosphere Programme. I danni che possono verificarsi da questa situazione sono drammatici per quanto riguarda gli sconvolgimenti degli equilibri dinamici esistenti nei complessi ecosistemi marini.
MANO AGLI SMARTPHONE: EARTH HOUR DIVENTA UNA ‘PHOTO ACTION’ Partecipare a Earth Hour quest’anno è ancora più Social: si potranno condividere con tutti i propri contatti su Facebook, Twitter e Instagram le più belle foto dello spegnimento della propria città (o dell’evento che ciascuno vorrà organizzare a casa propria o con amici). Sui social usando l’hashtag #unoralbuio e #EarthHour ognuno diventerà parte attiva dell’evento mondiale organizzato dal WWF per dare al mondo un futuro sostenibile e vincere la sfida del cambiamento climatico. Le foto più significative saranno condivise dagli account ufficiali di WWF Italia durante il corso della mobilitazione ed entreranno così nel ‘book digitale’ globale.
PARTNER
Anche quest’anno il mondo delle imprese è a fianco di WWF per Earth Hour. Main partner dell’evento sarà WIND che coinvolgerà i suoi oltre 23 milioni di clienti ed i suoi dipendenti in attività di sensibilizzazione e di sostegno al progetto. Anche Auchan, Mutti, Sofidel, UniCredit e Gabel hanno aderito all’appuntamento WWF promuovendo il messaggio a favore del clima e della sostenibilità verso dipendenti e clienti con i propri strumenti di comunicazione (es. divulgando l’iniziativa nei propri punti vendita, sui social network, sul sito web…). Inoltre le loro sedi e punti vendita si spegneranno simbolicamente la notte del 28 marzo.

Quest’anno aderirà anche Moovit, l’app gratuita per il trasporto pubblico, che aiuterà gli utenti a conoscere, localizzare e raggiungere in modo sostenibile gli spegnimenti organizzati dal WWF nella propria città e li inviterà a partecipare inviando la propria adesione e la foto dei monumenti prima e dopo l’Ora di buio.
IL GIRO DEL MONDO DELLA ‘OLA DI BUIO’
La nona edizione di Earth Hour si svolge in tutto il mondo alle 20:30 ora locale di Sabato 28 marzo 2015. Quando Earth Hour arriverà spazierà nei sei continenti e nei ventiquattro fusi orari di tutto il mondo per unificare una comunità globale legata dalle singole azioni sul clima. Nel 2014 i sostenitori di Earth Hour hanno raccolto fondi per piantare milioni di alberi, promuovere l’uso di stufe a basso consumo di carburante e ridurre l’impronta di carbonio di migliaia di scuole. Dal 2007, Earth Hour ha mobilitato imprese, organizzazioni, governi e centinaia di milioni di persone in oltre 7.000 città e 162 paesi.

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