Pompei, Sommese: “strategia vincente della Regione Campania: puntare sui beni culturali”

 Pompei, Sommese: “strategia vincente della Regione Campania: puntare sui beni culturali”

scavi-pompei“I dati positivi di crescita dei visitatori a Pompei presentati ieri dal Soprintendente Osanna, in concomitanza con il trend di crescita anche delle presenze alberghiere di Napoli e della penisola sorrentina, confermano che aver puntato sui beni culturali come elemento di attrazione turistica è risultata la strategia vincente e qualificante della Regione Campania per superare la crisi di questo settore”. Lo ha dichiarato l’assessore al Turismo e Beni Culturali Pasquale Sommese.  “La Regione Campania, nell’ambito delle sue competenze, sta lavorando in parallelo al MiBact che ha il ruolo di conservazione, tutela e valorizzazione dei siti – ha aggiunto l’assessore – Siamo infatti attenti a tutti i progetti di valorizzazione che vedono coinvolta l’area vesuviana, dai percorsi notturni negli scavi di Ercolano, che stiamo realizzando con Campania>Artecard, al cartellone di eventi teatrali che saranno ospitati nel Teatro Grande di Pompei la prossima estate. Sono azioni di valorizzazione che si affiancano al prezioso lavoro della Soprintendenza e che stanno portando i primi positivi frutti, non solo di immagine”.
“Quello che ora è importante – ha concluso Sommese – e che sarà possibile anche grazie al lavoro dell’Agenzia regionale del Turismo nell’area vesuviana, con la collaborazione dei privati e di tutti i soggetti protagonisti dei distretti, è individuare le azioni e gli interventi per ottimizzare la ricezione e l’accoglienza. L’Assessorato al Turismo e Beni Culturali sta seguendo nel suo ruolo di governance il tavolo tecnico per lo sviluppo di progetti nei Comuni della buffer zone, per quanto riguarda le infrastrutture e le opere necessarie ad un’accoglienza e una permanenza turistica di qualità. Riteniamo che la strategia impostata porterà in futuro non solo un aumento dei turisti ma anche una significativa crescita occupazionale e culturale di quelle aree”.
 

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