Regioni, Caldoro: “La riforma vera da fare è quella dei poteri”

 Regioni, Caldoro: “La riforma vera da fare è quella dei poteri”

Il governatore della Campania, Stefano Caldoro in un’intervista al Fatto quotidiano ha fatto intendere che le Regioni andavano sciolte e ha dichiarato: “La riforma vera da fare è quella dei poteri e deve iniziare dallo scioglimento delle Regioni. Quella del Senato, utile, doveva arrivare al termine del percorso e non all’inizio. Ha ritoccato la scocca dell’auto, mentre il motore rimane vecchio e malandato”. “modificando due articoli della Costituzione e creando sei macroaree da dieci milioni di abitanti, senza poteri di gestione e senza bilancio” con un ruolo di “ente di coesione e di controllo, che regolerebbe i diritti territoriali e costituzionali”. Passando invece ai 4 miliardi di tagli che il Governo con la Legge di stabilita’ chiede alle Regioni il governatore campano dice che “se Renzi non accoglie le nostre proposte ragionevoli, deve avere il coraggio di indicare con una norma nazionale dove tagliare, quale ticket introdurre, quale tratta ferroviaria chiudere”. Poi aggiunge: “Facciamo finta che il premier sia un buon padre di famiglia con tre figli: i ministeri, le regioni, i comuni. Uno dei figli, le regioni, e’ stato promosso, non ha debiti, forse non avra’ il massimo dei voti, ma ce l’ha fatta. Gli altri due figli non hanno raggiunto il pareggio di bilancio, rimandati a settembre. E’ strano che il padre rimproveri e colpisca l’unico figlio promosso. Ricordo che la Campania aveva un miliardo all’anno di disavanzo nella sanita’, l’80% del bilancio regionale, e siamo riusciti ad azzerarlo riducendo di piu’ di un terzo i primari. Renzi si contraddice: se le Regioni sono un covo di sprechi, perche’ vuole i consiglieri e presidenti regionali al Senato? Beh, qui fa il buon padre di famiglia. Ha capito che il figlio migliore e’ quello promosso”, conclude.

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