Salerno, anche Vincenzo De Luca rischia di fare il sindaco sospeso: oggi 3 udienze

 Salerno, anche Vincenzo De Luca rischia di fare il sindaco sospeso: oggi 3 udienze

Tre udienze nella sola giornata di oggi oggi mettono a rischio politicamente e concretamente il sindaco Vincenzo De Luca, che rischia di fare come a Napoli anche lui il sindaco sospeso. Alle 9,30 di questa mattina, dinanzi al gip Sergio De Luca, ci sarà l’udienza preliminare per l’inchiesta sul Crescent, il complesso residenziale a forma di mezzaluna sul lungomare cittadino finito sotto sequestro nel novembre 2013. De Luca e’ indagato assieme ad altre 23 persone, tra cui l’ex soprintendente Giuseppe Zampino, dirigenti comunali, due imprenditori edili e la giunta comunale del 2008, per falso ideologico e violazioni urbanistiche e paesaggistiche. Irregolari per i pm Rocco Alfano e Guglielmo Valente le procedure che hanno portato all’acquisizione dei diritti edificatori alla Crescent srl, inizialmente acquisiti dalla Cogefer, la prima societa’ vincitrice dell’asta pubblica. In aula si presenteranno come parti offese il comitato No Crescent, Italia Nostra e Corrado Sallusto, titolare della Cogefer, l’azienda vincitrice in prima istanza del bando di gara. La discussione sul rinvio a giudizio potrebbe pero’ slittare a causa dell’assemblea straordinaria dei penalisti convocata per le 10. Alle 13, poi, in Corte d’Appello, udienza per decretare la decadenza di De Luca da sindaco. I fatti risalgono al periodo in cui il primo cittadino era anche viceministro dei Trasporti, dal 3 maggio 2013 al 22 febbraio 2014. I giudici lo scorso 2 ottobre hanno fissato oggi l’udienza di discussione di merito del ricorso presentato da De Luca contro la sentenza emessa in primo grado dal Tribunale civile lo scorso 24 gennaio che ha sancito la sua incompatibilita’ e la conseguente decadenza da primo cittadino. L’ultima udienza nel pomeriggio, alle 15, con la requisitoria del pm Roberto Penna nel processo che vede imputato De Luca di peculato per il conferimento dell’incarico di project manager al suo capostaff Alberto Di Lorenzo. I fatti contestati risalgono al 2008, quando De Luca ricopriva il ruolo di commissario straordinario per la realizzazione di un termovalorizzatore in localita’ Cupa Siglia.

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