Sanità Privata, a Napoli: Protesta dei Lavoratori , “rinnovo urgente del contratto”
Si è svolta una manifestazione di protesta davanti alla sede della Regione Campania, organizzata dai sindacati CGIL FP, CISL FP, UIL FPL i lavoratori scesi in piazza rivendicano il rinnovo dei contratti nazionali, ormai scaduti da anni, e sollecitano un contratto unico per il settore sanitario privato, unificando le condizioni lavorative e salariali su scala nazionale.
Il contesto della protesta
L’iniziativa, che si inserisce in una serie di mobilitazioni su tutto il territorio nazionale, ha visto una folta partecipazione di infermieri, operatori sanitari e personale amministrativo. Questi lavoratori, fondamentali per il funzionamento del sistema sanitario privato, si trovano a far fronte a salari bloccati da oltre un decennio, mentre il costo della vita cresce esponenzialmente.
Le richieste dei sindacati
“Oggi ci troviamo qui, sotto la Regione Campania, per dare voce a lavoratori che da troppi anni vedono i loro contratti scaduti,” ha dichiarato Vincenzo Torino, segretario regionale della UIL FPL settore sanità. Torino ha sottolineato come la situazione stia diventando insostenibile per molti lavoratori che, nonostante l’impegno quotidiano, vedono stagnare i propri stipendi mentre il costo della vita continua ad aumentare.
“Questi eroi, che durante la pandemia sono stati celebrati, oggi vengono abbandonati. Dobbiamo restituire loro dignità, rispetto ed eguaglianza,” ha continuato Torino. Il segretario regionale ha ribadito la necessità di avviare subito le trattative per il rinnovo dei contratti. “Chiediamo alla Regione Campania, così come alle altre Regioni d’Italia, di farsi parte attiva nella trattativa per garantire maggiori retribuzioni e diritti a chi lavora per fornire un servizio pubblico essenziale.”
La posizione degli imprenditori e le difficoltà delle trattative
La questione centrale, secondo i sindacati, riguarda la disponibilità economica per il rinnovo contrattuale. Da parte delle aziende private che gestiscono le cliniche e le RSA, convenzionate con il servizio sanitario regionale, la risposta finora è stata negativa. “Gli imprenditori sostengono che non ci siano i fondi per rinnovare i contratti,” ha spiegato Torino, “ma noi siamo di opinione diversa: i soldi ci sono, e le Regioni devono assumersi la responsabilità di supportare i lavoratori in questa battaglia.”
I sindacati chiedono l’apertura immediata di un tavolo nazionale di confronto, per arrivare in tempi rapidi a una soluzione condivisa. “Non si tratta solo di stipendi ha precisato Torino ma anche di diritti. Pensiamo che lo stipendio base dei lavoratori è fermo al 2012, mentre l’inflazione ha superato il 16% negli ultimi anni. Molti lavoratori, e soprattutto molte lavoratrici, fanno fatica ad arrivare a fine mese.”
Una battaglia per la dignità e l’eguaglianza
La manifestazione ha messo in luce un problema che coinvolge migliaia di lavoratori del settore sanitario privato, che pur garantendo un servizio di pubblico interesse, vedono disattese le proprie legittime richieste di adeguamento salariale e miglioramento delle condizioni lavorative. La battaglia per il rinnovo del contratto non è solo una questione economica, ma anche di riconoscimento della dignità professionale di chi ogni giorno si prende cura dei più fragili nelle strutture sanitarie e assistenziali.
La richiesta dei sindacati è chiara: un contratto unico di settore, che garantisca parità di trattamento per tutti i lavoratori, indipendentemente dalla regione o dalla tipologia di struttura in cui operano. “Non possiamo più aspettare ha concluso Torino il contratto va rinnovato subito, per dare finalmente ai lavoratori il rispetto e la dignità che meritano.”
M.O