Sì dalle Regioni alla Cabina di Regia sul Lavoro in Sanità

 Sì dalle Regioni alla Cabina di Regia sul Lavoro in Sanità

La Conferenza delle Regioni ha dato oggi il proprio assenso alla costituzione di una Cabina di regia tra Ministero della Salute, Regioni e Sindacati del personale del Servizio sanitario nazionale (sia dirigenti che in convenzione che del comparto) per affrontare in modo unitario i temi del lavoro in sanità.
“Il sistema sanitario – spiega il sottosegretario alla Salute On. Vito De Filippo, delegato dal ministro Beatrice Lorenzin alle relazioni con le Organizzazioni sindacali – ha la necessità di avviare una profonda modifica dell’organizzazione del lavoro che sia funzionale all’evoluzione scientifica, tecnologica e delle professioni, e siamo convinti che un processo di questa portata non possa produrre i frutti sperati senza il coinvolgimento e la partecipazione alle scelte di quanti, quotidianamente sono chiamati a programmare, attuare, monitorare e verificare l’attività in favore dei cittadini. E – aggiunge De Filippo – è importante affrontare questi temi unitariamente, in considerazione dell’interdipendenza, interazione e integrazione dell’attività delle diverse professioni sanitarie, pur senza limitare la possibilità di trattare specifici temi per personale a convenzione, dirigenza e comparto”.
La scelta proposta dal Ministero e condivisa dalle Regioni introduce una discontinuità nel modello di relazioni sindacali che supera i tavoli negoziali separati con le tre aree di personale a convenzione (Medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e specialistica ambulatoriale) della dirigenza (medico veterinaria e sanitaria, professionale tecnica ed amministrativa) e del comparto dando vita ad una sede unitaria di confronto tra Ministero Regioni e Sindacati che affronti i temi dell’organizzazione del lavoro, dell’evoluzione professionale, del monitoraggio, della verifica delle innovazioni con la promozione di quelle che si riveleranno positive e migliorative e l’individuazione di quelle che dovessero risultare negative e peggiorative. Il nuovo modello organizzativo è già stato concordato e condiviso con le Organizzazioni sindacali del Personale del Sistema Sanitario Nazionale.

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